ULTIM’ORA INFRASTRUTTURE: ma quale Ponte sullo Stretto, da ora è UFFICIALE | Approvato il nuovo tunnel: 27 km sotto il mare

Un ponte (Foto di Klas Tauberman da pexels) - infoiva.com
Finalmente un’opera degna di un paese civilizzato, approvata l’infrastruttura che cambierà per sempre la nazione.
Il Ponte sullo Stretto. Un’idea che sembra essere stata progettata nel lontano Medioevo, se non addirittura nell’epoca dei dinosauri. Ogni anno, ogni governo, ogni legislatura, ne parlano come se fosse il progetto del secolo. E poi? Nulla. La promessa di una via che colleghi Sicilia e Calabria è stata rimandata così tante volte che ormai sembra una barzelletta.
Ma in queste ore, quando si pensava che tutto fosse ormai perso, è arrivata una notizia che ha messo tutti a bocca aperta.
Proprio mentre i lavori per il ponte sullo Stretto sembrano destinati ad entrare nei libri di storia, ecco che arriva una notizia che nessuno si aspettava.
Il governo ha infatti dato il via a un’infrastruttura che potrebbe cambiare completamente la storia dei trasporti. Non si tratta di un ponte, bensì di un tunnel. E non uno qualsiasi. Un tunnel da 27 km sotto il mare.
Niente ponte sullo Stretto, arriva il tunnel sotto il mare
Questo nuovo tunnel, che si prevede di collegare le isole più remote con la terraferma, sta facendo parlare di sé per la sua lunghezza record e le soluzioni ingegneristiche all’avanguardia. Non solo sarà il tunnel più lungo del mondo, ma sarà anche dotato di una serie di tecnologie innovative che promettono di rivoluzionare il concetto di viaggiare sottoterra.
Certo, è tutto molto bello sulla carta – risparmio energetico, design futuristico, installazioni artistiche per rendere l’esperienza “meno tunnel” e più galleria d’arte – ma non tutti sono convinti che basti l’illuminazione dinamica a trasformare un viaggio di mezz’ora sottoterra in un piacere. Alcuni parlano di vera e propria trappola.
Sarà il più lungo del mondo
Per fortuna non siamo in Italia, ma in Norvegia. Il tunnel, come apprendiamo da thetravel.com, si chiama Rogfast, collegherà Harestad, Kvitsøy e Bokn con una galleria lunga ben 27 chilometri e avrà persino uno svincolo interno con rotatoria a -250 metri sotto il livello del mare. Il tutto per dire addio ai traghetti e accorciare drasticamente i tempi di percorrenza tra le regioni del sud-ovest norvegese.
La domanda però resta: varrà la pena? I lavori sono già in corso da anni, la conclusione è prevista per il 2033 e i costi sono tutt’altro che modesti. Ma se tutto va secondo i piani, il Rogfast non sarà solo il tunnel sottomarino più lungo del mondo, sarà anche uno dei più innovativi mai realizzati. Resta da capire se sarà anche sicuro.