Capolinea TARI: la monnezza non dovrai più pagarla tu ma solo il tuo vicino | Confermato dal Governo, tassa cancellata

Esenzione Tari (Foto di Miikka Luotio su Unsplash) - infoiva.com
Tari: chi paga davvero la tassa sui rifiuti? Scopri come funziona la legge e quando a pagare sei tu… o il tuo vicino!
Silenziosa, impassibile, quasi dimenticata finché non arriva a casa come una cartolina minacciosa: è lei, la tassa sui rifiuti. Quella che ogni anno compare all’improvviso, magari dopo una giornata no.
Che tu sia single o in famiglia, ordinato o disordinato, anche la tua pattumiera ha un costo.
Per anni l’abbiamo data per scontata, convinti che “tanto tocca sempre a me”. Ma qualcosa, nel frattempo, sembra essersi mosso.
Pare che non tutti siano più tenuti a versare l’obolo alla dea della monnezza. Anzi, in certi casi potresti essere completamente sollevato. E il tuo vicino? Beh, lui no. Scopri perché tu non devi preoccuparti e a lui invece tocca l’onere.
Tari: la paga solo il tuo vicino
Come ben sappiamo la TARI tocca a chi occupa l’immobile, quindi nella maggior parte dei casi – quando parliamo di case in affitto – a pagarla è l’inquilino. Del resto, è lui a produrre i rifiuti, giusto? Ma attenzione: non sempre funziona così.
Se il contratto è inferiore ai 6 mesi, spiega money.it, la musica cambia: la tassa sui rifiuti resta a carico del proprietario, anche se tu te ne stai lì a mangiare sushi e lanciare bucce di banana nel bidone dell’organico. Gli affitti brevi – quelli da vacanza, trasferta, o coinquilini volatili – sono spesso fuori dalla morsa della TARI per l’inquilino. Il proprietario, in questi casi, deve metter mano al portafoglio anche se l’appartamento resta praticamente una base d’appoggio. L’eccezione? Affitti con addebito forfettario concordato (un accordo tra proprietario e inquilino per includere nel canone d’affitto, in forma fissa, spese come la TARI o altre bollette, evitando pagamenti separati).
Come evitare l’addebito
E se chi affitta l’immobile ignora la TARI? Il Comune non può rifarsi sul proprietario. Sarà l’inquilino a ricevere la cartella, con buona pace del padrone di casa, che almeno in questo caso può dormire sonni fiscali tranquilli.
Insomma, se il tuo contratto d’affitto dura meno di sei mesi, puoi stare tranquillo: la tassa sui rifiuti non è affare tuo. Anche se ogni giorno butti sacchetti e bidoni, la legge dice che a pagare sarà il proprietario di casa. Ecco perché, in questi casi, il vicino che magari vive lì da anni con un contratto lungo è quello che si accolla l’onere, mentre tu, affittuario “temporaneo”, puoi goderti la casa senza pensieri.