Controesodo estivo, UFFICIALE: per 13 milioni di veicoli scatta il fermo amministrativo | Al posto di blocco rischiano ben più di una multa

traffico

Traffico (Foto di Aleksandr Popov su Unsplash) - infoiva.com

Controesodo: per 13 milioni di veicoli parte il fermo amministrativo. Ecco perché al posto di blocco non basta aver messo la cintura.

C’è chi torna abbronzato, chi torna ingrassato, chi torna single e chi torna solo più nervoso di prima. Agosto finisce, le ferie anche, e il rientro in città è tutto un concerto di clacson, condizionatori rotti e finestre chiuse per non sentire i vicini che litigano per l’ultima fetta di cocomero.

La scena è sempre la stessa: autostrade a passo d’uomo, bambini che chiedono “quanto manca?” ogni cinque minuti, file infinite all’area di servizio, gente che cerca di capire se il GPS stia davvero facendo il suo mestiere o se stia solo giocando a “nascondino”.

E come se non bastassero i 40 gradi sull’asfalto e le playlist finite da ore, arriva anche il solito incubo: il posto di blocco. C’è chi controlla freneticamente se ha pagato il bollo, chi si pente di non aver cambiato i tergicristalli a giugno e chi, con la faccia più colpevole di chi copia all’esame, abbassa il finestrino.

Già, perché al rientro dalle ferie non c’è solo la nostalgia da combattere, ma anche un nemico silenzioso. Invisibile, ma pericoloso. E no, non parliamo dell’alito post-tramezzino autostradale. Parliamo di qualcos’altro.

Controesodo estivo: fermo amministrativo per milioni di auto

Secondo uno studio di Facile.it, riportato da inforicambi.it,  oltre 13 milioni di veicoli in Italia circolano senza essere in regola. Uno su quattro. E purtroppo non è uno di quei numeri esagerati “tanto per far notizia”: sono dati ufficiali. E se restringiamo il campo alle sole auto private, i fuorilegge restano comunque oltre 7,4 milioni.

La Campania guida la classifica dei “dimenticoni” (o furbastri?), con oltre il 40% di veicoli non revisionati. Seguono Lazio, Sicilia e Calabria. Al nord si dorme un po’ più tranquilli, ma nemmeno troppo. La revisione non è solo un fastidio da sbrigare, è un obbligo di legge. E non farla può costarti più di una semplice multa.

revisione auto
Controllo (Foto di Laurel and Michael Evans su Unsplash) – infoiva.com

Meglio mettersi in regola

A rischio poi c’è anche l’assicurazione. Se hai un sinistro e l’auto non è in regola con la revisione, la compagnia può rivalersi su di te. Tradotto: paghi tu. Tutto. In pratica, torni dalle vacanze con un souvenir che nessuno vorrebbe.

Quindi sì, controlla l’olio, gonfia le gomme, ma soprattutto dai un’occhiata alla revisione. Che magari, tra un bagno e un aperitivo, te la sei dimenticata. E a settembre il traffico non perdona. E il posto di blocco neanche.