Einstein, “per spiegare la Relatività mi basta un treno”: anche un asino di terza media la capisce così

Albert Einstein (Foto di 鑫 孙 da Pixabay) - infoiva.com
Einstein spiegava la relatività con un treno: e se bastasse davvero così poco per capire uno dei concetti più temuti della fisica?
Albert Einstein: genio indiscusso, inventore della teoria della relatività e, diciamolo, anche uno che con la fisica ci ha fatto passare qualche nottata insonne. Per molti, la fisica è un mistero fitto di formule, simboli incomprensibili e concetti che sembrano usciti da un film di fantascienza.
Parlare di tempo che non scorre sempre allo stesso modo o di eventi che non sono davvero simultanei può far venire il mal di testa anche ai più coraggiosi. Ma tranquilli, non serve essere scienziati per capirci qualcosa! La fisica ha questo superpotere: riesce a farci sentire intelligenti e confusi nello stesso momento. Una specie di magia, solo con più numeri.
La relatività, in fondo, è una di quelle idee che sfidano la nostra esperienza quotidiana. Pensate che nemmeno Einstein la trovava così ovvia da spiegare in due parole, ma… ci ha provato.
Ecco perché oggi vi raccontiamo una storia semplice, con un treno e due fulmini, per farvi vedere che anche la relatività può essere più “umana” di quanto si creda. Niente formule, promesso!
Einstein: spiegare la relatività con un treno
Pensa ad un treno che sfreccia sui binari. Due fulmini colpiscono contemporaneamente la testa e la coda del convoglio. Sulla banchina, un osservatore sta fermo proprio a metà tra i due punti colpiti e vede i lampi arrivare allo stesso momento. Per lui, i due eventi sono simultanei.
Ma sul treno c’è un passeggero, che si muove quindi insieme al convoglio. Lui però vede qualcosa di diverso: prima il lampo davanti a sé e poi quello dietro. Come mai? Semplice, il passeggero corre incontro alla luce che arriva davanti e si allontana da quella che viene da dietro.
Più semplice di così non si può
Questo significa che per il passeggero i due lampi non sono simultanei. Ecco la magia della relatività: ciò che per uno è vero, per un altro può essere diverso, a seconda di come si muove. Il tempo e lo spazio non sono così “fissi” come pensavamo! La cosa affascinante è che non serve andare nello spazio o viaggiare nel tempo per sperimentarla: basta mettersi nei panni di chi guarda da un’altra prospettiva.
Quindi la prossima volta che qualcuno vi dirà che la fisica è noiosa o incomprensibile, raccontategli del treno di Einstein. Perché, in fondo, la relatività è più vicina a noi di quanto immaginiamo.