La chiamano ‘cozza zebra’: sembra innocua, ma è una specie invasiva ferocissima | Distrugge un’intera economia

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Cozze (Foto di Republica da Pixabay) - infoiva.com

Scopri la cozza zebra, una specie invasiva che sta minacciando laghi e fiumi italiani. Come riconoscerla e perché è un pericolo per l’ambiente e l’economia.

Quando si parla di specie aliene, non stiamo parlando di alieni verdi con antenne, ma di ospiti “non invitati” che arrivano da lontano e si mettono comodi nei nostri ambienti naturali. Questi intrusi, spesso trasportati da viaggi o scambi commerciali, possono dare qualche grattacapo a piante, animali e persino a noi.

Le specie aliene sono come quei coinquilini rumorosi che entrano senza chiedere permesso e iniziano a cambiare tutto: occupano spazio, consumano risorse e a volte buttano persino fuori di casa i residenti di lunga data. Non proprio il massimo per un ecosistema che cerca solo di vivere in pace.

Il problema è che non tutte le specie aliene si limitano a “stare” in un angolo: alcune si trasformano in veri e propri invasori, moltiplicandosi rapidamente e diventando una specie di “incubo biologico”. Questa invasività può causare danni all’ambiente, all’economia e persino alla salute umana.

Ecco perché è importante conoscere questi nuovi “vicini” indesiderati: più sappiamo, meglio possiamo difenderci e proteggere il nostro mondo naturale. E tra questi ospiti poco graditi, ce n’è uno con un nome curioso e un impatto niente affatto innocuo: la cozza zebra.

Arriva la cozza zebra: una specie invasiva

La cozza zebra, come spiega tuttogolfo.it, è un piccolo mollusco bivalve che sembra uscito da un incrocio tra un pinguino e una zebra, almeno per la sua conchiglia a strisce bianche e nere, anche se i colori possono variare un po’. Non si sposta molto, perché si fissa saldamente alle superfici dure grazie a un collante naturale ultra resistente, chiamato bisso.

Originaria delle acque del Mar Nero e dei grandi bacini circostanti, la cozza zebra è arrivata in Italia negli anni ‘70, probabilmente appiccicata agli scafi delle barche. Da allora ha fatto un giro turistico in molti laghi e fiumi, diffondendosi ovunque trovi un posto duro su cui attaccarsi, dal Lago di Garda fino al Lago Trasimeno. Oltre che in Umbria, è presente con popolazioni abbondanti in diversi laghi e bacini di numerose regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia.

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L’invasione (Foto di Magda Ehlers da pexels) – infoiva.com

Dove si trova e perché è pericolosa

Il problema? Questa specie si moltiplica come se fosse in saldo: una femmina può produrre fino a un milione di uova all’anno! E le larve sono nuotatrici provette, capaci di spostarsi anche per settimane, colonizzando nuove zone senza inviti.

In più, la cozza zebra è una vera “incrostatrice professionista”: si attacca a tubi, barche, reti da pesca e persino ad altri animali, creando colonie così fitte che possono causare guai seri. Dalla rottura delle attrezzature fino al danneggiamento degli ecosistemi locali, il conto per l’ambiente e per chi vive di pesca e turismo può diventare salato. Insomma, quella che sembra una semplice conchiglietta a strisce nasconde un carattere da “bulla” dell’acqua dolce. Conoscere la cozza zebra è il primo passo per evitare che continui a fare il bello e il cattivo tempo nelle nostre acque.