La malattia colpisce tutti: ritorno dalle ferie devastante per migliaia di italiani | Ecco i primi sintomi

La malattia post vacanza (Foto di cottonbro studio da pexels) - infoiva.com
Migliaia di italiani colpiti al rientro dalle ferie. Una “malattia” si sta diffondendo: ecco i primi segnali da non sottovalutare.
Il suono della sveglia al mattino dopo le ferie è una piccola tragedia che colpisce ogni anno milioni di italiani. Quella finestra spalancata sul relax sembra chiudersi di colpo, lasciandoci di fronte a un panorama meno invitante: la routine.
I vestiti estivi riposti, il mare ormai solo un ricordo e le città che tornano a riempirsi di traffico e frenesia. Tornare alla vita di tutti i giorni, con le sue scadenze e gli impegni, può trasformarsi in un vero e proprio salto nel vuoto.
Non è solo questione di malinconia per le giornate di sole o per gli aperitivi in spiaggia: c’è qualcosa di più profondo che si nasconde dietro il semplice “ritorno alla normalità”.
Una malattia che sta colpendo moltissimi italiani di ritorno dalle ferie. Come riconoscerla? Quali sono i sintomi? Scopriamolo.
La malattia che colpisce chi torna dalle vacanze
Ma cosa succede davvero quando si torna alla realtà dopo una vacanza? Quello che molti descrivono come un semplice momento di disagio, è una forma di malessere psico-fisico, che si presenta proprio nei giorni successivi al ritorno alla vita normale. E non è pigrizia, come qualcuno potrebbe pensare.
I sintomi variano: c’è chi si sente improvvisamente stanco, anche dopo giorni di riposo; chi prova un’apatia strana, come se nulla avesse più sapore; e chi si trova in un limbo emotivo, fatto di malinconia, nervosismo, e sonno agitato. Il corpo reagisce, la mente rifiuta la routine, e tutto sembra un po’ più pesante del solito.
I sintomi
In realtà, spiega anche viagginews.com, questo piccolo cortocircuito mentale nasce da un semplice scontro tra due mondi opposti: quello del relax assoluto e quello del “tutto di corsa”. Se durante le ferie rallentiamo, respiriamo e viviamo nel presente, il rientro ci spara di nuovo nel futuro: scadenze, impegni, notifiche, doveri. E il nostro sistema nervoso, già provato da mesi di stress, non sempre riesce ad adattarsi in un giorno.
La soluzione non è tornare eroi il lunedì mattina con la valigia ancora da disfare. Serve tempo. Tempo per riallineare mente e corpo. Chi può, dovrebbe evitare di tornare al lavoro il giorno dopo il rientro, magari usando 24-48 ore per riorganizzare gli orari, mangiare meglio (vitamine, sonno, zero junk food), e reintrodurre la routine a piccoli morsi. Anche una passeggiata quotidiana può aiutare. La regola è: niente shock da rientro.