Lettere verdi dell’Agenzia delle entrate, da ora ti congelano lo stipendio: dovrai lavorare gratis per ogni cartella esattoriale ricevuta | Peggio di un gulag

busta da lettera verde

Attenzione alle lettere verdi (Foto di Photo By: Kaboompics.com da pexels) - infoiva.com

Arrivano verdi, silenziose e precise. E da gennaio potrebbero tagliare la tua busta paga prima che tu la apra. Attenzione alle lettere.

C’è un momento, nella vita adulta, in cui aprire la cassetta della posta non è più una gioia. Un tempo speravi in lettere d’amore o cartoline dalla zia. Ora, il massimo dell’adrenalina è un volantino delle offerte della pizzeria. Ma poi ci sono loro. Le temute. Le buste. Quelle verdi.

Sono lettere che non ti invitano a una festa. Anzi, sono più simili a quegli inviti che non puoi rifiutare. E no, non è mai per dirti che hai vinto qualcosa.

C’è chi le ignora, chi le nasconde, chi le lascia sotto la pila del “poi vedo”. Ma ora, a quanto pare, non si potranno più ignorare. Perché una novità piuttosto secca sta per rendere queste buste molto più pericolose. Altro che “si vedrà”.

Pare che a partire da gennaio 2026, se certe condizioni si verificano, potresti ritrovarti con lo stipendio  alleggerito ancora prima di arrivare al bancomat. Non è una metafora: è una trattenuta reale. Ma andiamo con ordine. O almeno, ci proviamo.

Lettere verdi e ti ritrovi con il conto congelato

Il meccanismo, che sembra uscito da un romanzo distopico ma è realtà, riguarda dipendenti pubblici e pensionati con qualche pendenza col Fisco oltre i 5.000 euro. E qui entra in gioco il nuovo superpotere della Pubblica Amministrazione: congelare direttamente una parte dei pagamenti da erogare, in automatico, senza bisogno di chiedere permesso.

In pratica, ogni volta che viene generato uno stipendio o una pensione, il sistema farà un controllo. Se risultano debiti fiscali sopra soglia, scatterà la trattenuta. Senza giri di parole: una fetta del tuo compenso andrà direttamente a coprire quelle cartelle che magari avevi dimenticato di avere,  o facevi finta.

donna che legge
La comunicazione (Foto di cottonbro studio da pexels) – infoiva.com

La nuova legge

Non tutti sono coinvolti, sia chiaro: chi guadagna meno di 2500 euro o non ha debiti col Fisco può dormire sonni (quasi) tranquilli. Ma se sei nella combinazione “stipendio buono + debito sopra i 5.000”, allora meglio iniziare a fare qualche conto. Anche perché il blocco, spiega brocardi.it,  non riguarda solo lo stipendio classico, ma anche indennità varie, pure quelle da fine rapporto.

Lo Stato, secondo le stime, punta a recuperare parecchi milioni già dal 2026, e più avanti ancora di più. E anche se non è proprio un gulag, diciamo che l’idea di lavorare e vedersi lo stipendio tagliato prima ancora di toccarlo ha un certo effetto scenografico.