Tessera sanitaria a pagamento: al prossimo rinnovo scatta la prima rata | Te la scalano direttamente dalla busta paga, una rapina

Tessera sanitaria (fonte wikicommons) - infoiva.com
Dal prossimo rinnovo la tessera sanitaria potrebbe non essere più del tutto gratuita: ecco cosa cambia davvero e quanto può costare.
Ce la danno alla nascita, la perdiamo come le chiavi di casa, ce la ritroviamo nel portafoglio senza sapere bene da quanto tempo. Non ci riferiamo alla tessera del supermercato con i punti che non userai mai, ma alla cara tessera sanitaria, che abbiamo tutti. E che usiamo sempre.
Un oggetto che in genere vive silenzioso tra scontrini accartocciati e carte fedeltà, eppure, quando manca, fa più rumore di un buco nel conto corrente. Un classico esempio di “ti accorgi di quanto vale solo quando non ce l’hai più tra le mani”.
Perché è vero che la tessera sanitaria non ha lo stesso fascino della carta d’identità, ma prova a farne a meno proprio quando ti serve. È in quei momenti che scopri quanto certi dettagli apparentemente noiosi abbiano potere sulla tua giornata. Ci identifica, contiene tutti i nostri dati più importanti, insomma, è fondamentale.
Ebbene, una novità decisamente impopolare potrebbe riguardarti più di quanto pensi. Non parliamo di tasse universali o di improvvisi aumenti sul caffè al bar, ma di un addebito che arriva dritto lì dove fa più male: lo stipendio. La tessera sanitaria diventa a pagamento. Te ne accorgerai al prossimo rinnovo.
Tessera sanitaria a pagamento al prossimo rinnovo
Eh sì, niente più duplicati “gratis e cortesia della casa”. Richiedere una nuova tessera sanitaria, in caso di smarrimento o furto, comporta un piccolo costo. Non stiamo parlando di cifre folli, ma è comunque fastidioso.
La richiesta si può fare in diversi modi: online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, via PEC, di persona agli sportelli, oppure tramite l’Asl. Chi vive all’estero può rivolgersi al Consolato. Insomma, le opzioni ci sono. Ma il punto è: ci vuole tempo. E soldi.
Prepara i soldi, ti serviranno
Il contributo, per quanto minimo, rappresenta un “costo nascosto” che non tutti si aspettano. Soprattutto se pensavi che un documento così essenziale fosse sempre garantito senza condizioni. Del resto ti arriva gratis a casa, ad ogni rinnovo. Invece no, in questo caso, il duplicato va chiesto, gestito e pagato.
E se ti stai chiedendo quanto costa, tranquillo: niente prelievi furtivi dalla busta paga. Ma se chiedi un duplicato, un piccolo contributo ci vuole. Del resto, in un mondo dove si paga pure per stampare un certificato, figurati se una tessera se ne va liscia.