Caffè, è allerta FURANO: trovato l’agglomerante tossico in questo prodotto | Lo usano nelle fonderie, una porcheria

Il caffè pericoloso (foto canva) - infoiva.com
Un’indagine lancia l’allarme: nel caffè potrebbero esserci sostanze usate nelle fonderie. Ecco cosa è stato scoperto sul furano.
In Italia il caffè è più di una semplice bevanda: è un rito, una tradizione che si ripete da generazioni. Dalla moka sul fornello al caffè del bar, ogni occasione è buona per concedersi una pausa con quel gusto intenso e quell’aroma inconfondibile che sa di casa.
Ognuno ha il suo modo di prepararlo: c’è chi lo ama amaro, chi lo preferisce dolce, chi non rinuncia a un pizzico di latte o a una spruzzata di panna, persino a un goccio di alcol. Ma una cosa è certa: il caffè unisce, accende conversazioni, e regala quella carica necessaria per affrontare la giornata.
Con il tempo, le abitudini sono cambiate. Nuove macchine, nuove miscele, formati diversi e innovazioni tecnologiche hanno portato il caffè a diventare sempre più accessibile e personalizzabile, senza perdere mai quel fascino tipicamente italiano.
Eppure, dietro a questa bevanda tanto amata, si nasconde un lato poco noto, qualcosa che pochi si aspettano. Perché a volte, anche il piacere più quotidiano può nascondere qualche sorpresa. Che viene direttamente dalle fonderie.
Allerta caffè: questo contiene furano, un composto tossico
Ormai è chiaro: molte delle nostre “magiche” tazzine escono da macchine che lavorano con capsule di alluminio. Comode, sì, ma non proprio innocue come sembrano. Quelle capsule sono fatte con un alluminio che, nel processo di produzione, lascia dietro di sé una scia di sostanze poco simpatiche: arsenico, piombo, mercurio e roba che di certo non vorresti nel tuo caffè.
E poi c’è, appunto, il famoso furano, una sostanza chimica che suona come il nome di un cattivo da film di fantascienza, ma che in realtà è un composto usato anche nelle fonderie. Sì, proprio così. E purtroppo, quando bevi la tua tazzina, quel furano potresti pure ingoiarlo senza accorgertene.
Quando la pausa diventa pericolosa
Ah, e le macchine stesse? Non sono da meno in fatto di sprechi ed energia. Per non parlare degli additivi “top secret” che non finiscono nel caffè, ma nella capsula stessa, che lo rendono schiumoso e “buono” al palato… ma non proprio “pulito” dentro.
Vogliamo sottolineare che le informazioni riportate derivano da un’analisi divulgata pubblicamente da “Mouvement pour la Terre” e condivisa online dalla Dr.ssa Cristina Tomasi. In attesa di ulteriori studi ufficiali, l’obiettivo è invitare a un consumo consapevole, senza creare allarmismi. L’importante è informarsi bene, sempre.