ULTIM’ORA Governo: 2.700€ nelle tasche di questi lavoratori, approvato il nuovo piano Welfare | Ogni azienda sarà obbligata

Soldi per alcuni lavoratori (fonti pexels) - infoiva.com
Il Governo approva un piano welfare che porterà fino a 2.700€ in più nelle tasche di tanti lavoratori. Cosa cambia per aziende e dipendenti.
Ci sono annunci che passano inosservati e altri che accendono subito l’attenzione. Quando si parla di soldi in arrivo direttamente in busta paga – o, ancora meglio, esentasse – è impossibile restare indifferenti.
Negli ultimi giorni si è parlato molto di nuove misure a sostegno dei lavoratori. Ma stavolta il piano sembra diverso: concreto, diretto e, soprattutto, con cifre importanti. Non si tratta di bonus a pioggia o promesse vaghe: qui si parla di aiuti chiari, destinati a cambiare il quotidiano di molte persone.
Da nord a sud, dipendenti e aziende si stanno preparando a una piccola, grande rivoluzione. C’è chi già fa i conti su quanto riceverà, chi si chiede se rientrerà nei parametri. Quel che è certo è che le regole stanno cambiando.
Il governo ha infatti dato il via libera a un nuovo piano di Welfare aziendale, con un pacchetto da oltre 2.700€ per alcuni lavoratori. Ma attenzione: non sono destinati a tutti. Scopri se anche tu ne potrai beneficiare.
Ultim’ora: soldi in arrivo per alcuni lavoratori
Al centro di tutto c’è una proposta chiave che, appunto, riguarderà solo alcuni: alzare il valore dei buoni pasto esenti da tasse da 8 a 10 euro. Un piccolo scatto all’apparenza, ma che può fare una grossa differenza a fine mese. Soprattutto perché quei due euro in più non vengono tassati né per il lavoratore né per l’azienda.
L’obiettivo? Mettere più soldi “veri” in tasca ai dipendenti senza gravare sulle imprese. Secondo le stime, riporta welfaregroup.it, tra buoni pasto e altri benefit il valore medio erogato dalle aziende ha già raggiunto 2.700€ annui. È come se molti lavoratori ricevessero una mensilità in più, totalmente esentasse.
A chi spetteranno
Il piano, pensato per la prossima manovra economica, porta la firma della senatrice Paola Mancini ed è sostenuto direttamente da Palazzo Chigi. Non si tratta solo di buoni pasto “più ricchi”, ma anche di una strategia per aumentare il potere d’acquisto, sostenere i consumi e ridurre la pressione fiscale sulle buste paga.
Nel frattempo, numeri alla mano, il settore del welfare aziendale si conferma una leva sempre più forte: 3,5 milioni di lavoratori già ne beneficiano, 14 operatori gestiscono il sistema e lo Stato incassa comunque; solo nel 2023, quasi 420 milioni di euro di IVA generati dai buoni pasto. Un’equazione che, se funzionasse per tutti, farebbe bene davvero all’intero sistema.