Asfalto bagnato, basta una svista e vai in testacoda | Ma esiste un trucco per evitarlo: guidi sereno anche col diluvio

Asfalto bagnato, basta una svista e vai in testacoda | Ma esiste un trucco per evitarlo: guidi sereno anche col diluvio

Asfalto bagnato, occhio ai testacoda - Pexels - infoiva.com

Quando l’asfalto è bagnato basta un attimo per perdere il controllo e finire in testacoda, ma gli esperti ricordano che esiste un semplice trucco anti aquaplaning

Con la pioggia forte la strada cambia volto in pochi secondi: l’acqua riempie le microfessure del manto, le foglie creano uno strato scivoloso, le buche scompaiono sotto le pozzanghere.

L’auto sembra “normale” finché una frenata improvvisa o una curva presa troppo alleggerita non trasformano il volante in un pezzo di plastica leggero, mentre la macchina continua dritta come se fosse sul ghiaccio.

È il momento in cui molti vanno nel panico, stringono il volante, pestano sul freno e finiscono in testacoda. In realtà, la dinamica è nota: si chiama aquaplaning, il fenomeno in cui gli pneumatici galleggiano su uno strato d’acqua e perdono aderenza.

Capire cosa succede è il primo passo, ma ora andiamo a scoprire il modo per guidare sereni anche col diluvio, a partire da una sola regola da scolpire in testa.

Cosa succede davvero quando l’asfalto è fradicio

Quando piove forte, le gomme non riescono più a drenare tutta l’acqua che incontrano e tra battistrada e asfalto si forma un velo che spezza il contatto. L’auto non “obbedisce” più: lo sterzo si fa leggero, la frenata si allunga, ogni manovra brusca moltiplica il rischio di sbandata. Ecco perché, in queste condizioni, la velocità va abbassata molto prima che arrivi il temporale, rispettando i limiti ridotti e rinunciando al controllo di crociera nei tratti più critici.

La perdita di aderenza è aggravata da gomme lisce o con pressione sbagliata e da asfalti usurati, dove l’acqua ristagna in corsia. Per questo gli esperti insistono su tre regole base: pneumatici in ordine, visibilità massima con tergicristalli e sbrinatori attivi, distanza di sicurezza raddoppiata. Solo così, se qualcosa va storto, hai spazio e tempo per applicare il “trucco” giusto senza azzardare manovre disperate.

Asfalto bagnato – Pexels – infoiva.com

Il trucco anti–testacoda: cosa fare (e cosa NON fare) sotto il diluvio

Il segnale chiave è uno: lo sterzo diventa improvvisamente morbido e l’auto sembra “galleggiare”. In quel momento la reazione istintiva – frenare forte – è la più pericolosa. Il trucco per evitare il testacoda è l’esatto opposto: niente frenate, niente colpi di volante. Devi solo sollevare gradualmente il piede dall’acceleratore, guardare lontano nella direzione in cui vuoi andare e lasciare che la velocità cali finché le gomme non tornano ad “agganciarsi” all’asfalto.

Nel frattempo il volante va tenuto saldo ma morbido, evitando sterzate nervose. Prima ancora che succeda, però, il vero segreto è guidare “in anticipo”: velocità moderata, traiettorie pulite, niente sorpassi inutili nelle pozzanghere profonde, luci anabbaglianti accese e mani sempre a due e dieci. Così il fondo bagnato smette di essere una lotteria e diventa una situazione gestibile: con il giusto margine di spazio, pneumatici in ordine e questo semplice gesto di lasciare l’acceleratore senza frenare, puoi guidare più sereno anche sotto il diluvio, riducendo al minimo il rischio di testacoda.