Autovelox killer, da oggi devi fare ancora più attenzione | 10 punti persi in un lampo: ma c’è un dettaglio che può salvarti

Autovelox addio per sempre

Autovelox - Wikicommons - Infoiva.com

Le sanzioni per eccesso di velocità diventano sempre più severe e possono costare fino a 10 punti in un colpo solo, ma c’è un dettaglio cruciale che può evitare la stangata.

Gli autovelox, ormai presenti su strade urbane ed extraurbane, sono diventati uno dei controlli più frequenti e temuti dagli automobilisti.

Negli ultimi anni il loro impiego è cresciuto con l’obiettivo di ridurre incidenti e velocità pericolose, ma l’effetto collaterale è chiaro: basta un attimo di distrazione per ricevere una sanzione salata e perdere una parte significativa del proprio punteggio. Il Codice della Strada, infatti, prevede penalizzazioni molto più pesanti quando si supera il limite in modo marcato.

È proprio in questo scenario che nasce l’allarme sugli “autovelox killer”, un modo per descrivere quelle situazioni in cui, senza accorgersene, si rischia di perdere un numero altissimo di punti.

Ma dietro questa rigidità c’è una regola importante da conoscere, un dettaglio che molti ignorano e che può evitare di subire la penalità peggiore quando si riceve una multa per eccesso di velocità.

Quando scattano i 10 punti e perché il rischio è più alto di quanto sembri

Secondo la normativa, superare il limite di velocità di oltre 40 km/h comporta una sanzione particolarmente pesante, con la decurtazione di 10 punti dalla patente. In situazioni ancora più gravi, come il superamento di oltre 60 km/h, oltre ai punti possono scattare sospensione e conseguenze molto serie per la propria idoneità alla guida. Questa fascia di penalizzazione è quella che porta più automobilisti a ritrovarsi, loro malgrado, in una situazione critica.

Il problema è che questa perdita di punteggio può avvenire “in un lampo”, cioè senza che il conducente si renda conto dell’eccesso. Un tratto in discesa, un limite improvviso, un cambio di velocità poco visibile: bastano pochi secondi per commettere un’infrazione significativa. È qui che entra in gioco il dettaglio decisivo che può evitare il peggio e ridurre l’impatto della sanzione, soprattutto se si è ancora in possesso di un buon numero di punti.

Autovelox
Autovelox – Wikicommons – Infoiva.com

Il dettaglio che può salvarti: la comunicazione del conducente

Il Codice della Strada prevede un passaggio fondamentale: quando la violazione viene rilevata da autovelox e il conducente non è stato fermato sul posto, il proprietario del veicolo deve comunicare all’autorità i dati del guidatore responsabile. Se questa comunicazione non viene inviata, scatta in automatico la decurtazione massima prevista dalla violazione, ovvero proprio quei 10 punti che possono mettere in crisi il saldo della patente.

È questo il dettaglio che può salvare: la corretta comunicazione del conducente consente alle autorità di attribuire i punti alla persona effettivamente alla guida in quel momento, evitando errori, penalizzazioni ingiuste o la perdita automatica del punteggio. Se più membri della famiglia guidano lo stesso veicolo, oppure se l’auto è aziendale, questa procedura diventa ancora più importante. Inoltre, in caso di contestazioni o dubbi, la comunicazione corretta permette di avviare eventuali verifiche, richiedere chiarimenti, valutare la precisione dell’accertamento o procedere con ricorsi quando si ritiene che la violazione non sia stata commessa nelle condizioni indicate. Non è un dettaglio formale, ma uno strumento che tutela il conducente e impedisce di subire una penalità pesantissima senza possibilità di controllo.

Conoscere questa regola significa evitare che un autovelox si trasformi davvero in un “killer” del proprio punteggio. La perdita di 10 punti è una realtà concreta e può portare rapidamente al rischio di sospensione, ma una gestione attenta della procedura e delle comunicazioni permette di difendere il proprio saldo e mantenere la patente in sicurezza. In un sistema sempre più basato sui dispositivi automatici, la consapevolezza resta l’unica vera protezione.