Ho acceso il riscaldamento e mi hanno multato | Da oggi in auto dovrò congelarmi: tutta ‘colpa’ di questa Legge

Ho acceso il riscaldamento e mi hanno multato | Da oggi in auto dovrò congelarmi: tutta ‘colpa’ di questa Legge

Climatizzatore auto - DepositPhotos - infoiva.com

Il riscaldamento in auto può costare una multa, ma solo in alcune condizioni. Andiamo a scoprire di quali si tratta

Molti automobilisti non lo sanno, eppure la scena è più comune di quanto si creda: ci si ferma per qualche minuto, si lascia il motore acceso per mantenere la temperatura interna dell’abitacolo e si pensa di non infrangere nessuna norma.

E invece, secondo la legge italiana, quel gesto considerato innocuo può trasformarsi in una violazione vera e propria, con tanto di sanzione amministrativa. Il riscaldamento, infatti, funziona solo grazie al motore acceso e proprio questa condizione può far scattare la multa in caso di controllo.

La normativa non è nuova, ma negli ultimi anni è stata applicata con maggiore severità, anche per ragioni ambientali. Il divieto riguarda non solo chi lascia l’aria condizionata attiva d’estate, ma anche chi mantiene il caldo acceso durante l’inverno.

Una regola che molti scoprono solo dopo una contravvenzione inattesa e che ora sta facendo discutere, perché considerata da molti troppo rigida e poco compatibile con le giornate più fredde.

La regola che molti non conoscono e perché esiste

Il punto chiave è semplice: la legge vieta di tenere acceso il motore durante la sosta del veicolo, salvo casi eccezionali legati alla sicurezza della guida. Il riscaldamento dell’auto, però, dipende proprio dal motore, motivo per cui chi lo lascia attivo mentre è fermo rischia una sanzione. Non importa se si rimane a bordo, se si attende qualcuno o se si tratta di pochi minuti: la norma non fa distinzioni. Questo dettaglio sorprende molti automobilisti, convinti che la multa scatti solo quando si abbandona l’auto con il motore acceso.

L’obiettivo del divieto non è penalizzare chi cerca un po’ di comfort nelle giornate rigide, ma ridurre lo spreco di carburante e soprattutto l’inquinamento atmosferico. Tenere acceso il motore mentre l’auto è ferma produce emissioni inutili e contribuisce all’aumento delle polveri sottili, particolarmente critiche nelle grandi città. L’applicazione più frequente della norma risponde quindi anche a un’esigenza ambientale, oltre che a un principio di buon senso.

Riscaldamento auto – DepositPhotos – infoiva.com

Cosa rischia davvero l’automobilista e come evitare la multa

Le multe previste dalla normativa possono sembrare severe, ma sono pensate per scoraggiare comportamenti considerati inquinanti e non necessari. Lasciare il motore acceso durante la sosta può comportare una sanzione amministrativa e, nei casi più evidenti, il controllo immediato da parte degli agenti. Non dipende dalla durata della sosta, ma dal semplice fatto che il veicolo non è effettivamente in marcia. Questo significa che anche pochi minuti con il riscaldamento attivo possono risultare sufficienti a incorrere nella violazione.

Per evitare problemi, l’unica soluzione davvero sicura è spegnere il motore ogni volta che l’auto non è in movimento. Può sembrare scomodo, soprattutto nelle giornate più fredde, ma è l’unico modo per evitare multe e interpretazioni rigide della legge. Resta comunque comprensibile il malcontento di molti automobilisti, che vivono questa norma come un sacrificio eccessivo, soprattutto quando la necessità di riscaldare l’abitacolo si scontra con regole percepite come troppo severe. Tuttavia, è la legge a stabilirlo e conoscere la norma è l’unico modo per non ritrovarsi impreparati davanti a una sanzione inaspettata.