IRPEF a tre scaglioni, istruzioni ufficiali | la Circolare 4/E cambia busta paga e detrazioni : gli esempi che fanno la differenza

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L’Agenzia delle Entrate spiega nella Circolare 4/E come applicare la nuova IRPEF a tre scaglioni: ecco cosa cambia per stipendi e detrazioni nel 2025, con esempi pratici.

Dal 1° gennaio 2025 il sistema dell’IRPEF passa ufficialmente a tre scaglioni, come previsto dalla riforma fiscale approvata nel 2024. Con la Circolare n. 4/E del 16 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per datori di lavoro, consulenti e sostituti d’imposta, chiarendo come calcolare correttamente l’imposta mensile e le nuove detrazioni in busta paga. L’obiettivo è semplificare la tassazione dei redditi da lavoro e pensione, mantenendo la progressività ma con una struttura più snella e comprensibile.

I tre scaglioni sostituiscono il precedente sistema a quattro aliquote, riducendo la pressione fiscale soprattutto sui redditi medio-bassi. Il nuovo schema prevede il 23% fino a 28.000 euro di reddito, il 33% tra 28.000 e 50.000 euro, e il 43% oltre questa soglia. A ciò si affiancano nuove regole per detrazioni e bonus in busta paga, che si armonizzano con la revisione del cuneo fiscale introdotta dalla Legge di Bilancio 2025.

Le aliquote e gli effetti in busta paga

La circolare specifica che i sostituti d’imposta devono applicare automaticamente le nuove aliquote a partire dagli emolumenti di gennaio 2025. Per i lavoratori dipendenti, il taglio delle imposte si traduce in un incremento netto medio compreso tra 50 e 100 euro al mese, a seconda del reddito e delle detrazioni personali. Gli effetti sono visibili anche per i pensionati, grazie all’adeguamento delle ritenute da parte degli enti previdenziali.

Gli esempi riportati nella Circolare mostrano come un lavoratore con reddito annuo di 25.000 euro risparmi circa 350 euro l’anno rispetto al 2024, mentre chi percepisce 40.000 euro ne guadagna circa 500. L’Agenzia sottolinea che le simulazioni devono tenere conto delle detrazioni per lavoro dipendente, figli a carico e spese sostenute, che restano fondamentali per determinare l’imposta effettiva dovuta.

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Calcoli (Foto di Nataliya Vaitkevich da pexels) – infoiva.com

Le novità sulle detrazioni e i casi particolari

Oltre alla riduzione degli scaglioni, la Circolare 4/E introduce nuovi criteri di coordinamento tra detrazioni e bonus fiscali. Le detrazioni per lavoro dipendente e pensione vengono rimodulate per evitare sovrapposizioni con il trattamento integrativo (ex bonus 100 euro), che ora spetta solo fino a 15.000 euro di reddito, o fino a 28.000 euro in presenza di determinate spese detraibili. Le nuove istruzioni servono anche a uniformare il calcolo dei conguagli di fine anno e delle addizionali regionali e comunali.

Particolare attenzione è riservata ai redditi misti, ai lavoratori stagionali e ai percettori di più redditi da lavoro: in questi casi, l’Agenzia raccomanda di verificare attentamente le ritenute mensili per evitare conguagli a debito a fine anno. Le detrazioni per figli a carico restano invariate ma si coordinano con l’Assegno Unico, mentre sono confermate le agevolazioni per spese sanitarie, interessi sui mutui e istruzione universitaria.

La Circolare conclude con una serie di tabelle e simulazioni pratiche per datori di lavoro e consulenti, utili a calcolare correttamente la nuova IRPEF in sede di elaborazione delle buste paga. Con il passaggio a tre scaglioni e detrazioni semplificate, la riforma punta a rendere il sistema più equo e lineare, alleggerendo la pressione fiscale per oltre 30 milioni di contribuenti e garantendo maggiore chiarezza nei calcoli mensili.