Mutuo, la mossa che ti salva la rata | surroga gratis per cambiare banca e tasso: la clausola della “Bersani”

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Mutuo - (canva) - infoiva

Cambiare banca per alleggerire la rata si può, e senza costi. La Legge 40/2007 — la cosiddetta “Bersani” — garantisce la surroga gratuita del mutuo, permettendo di spostare il finanziamento e modificare tasso e durata senza penali.

Quando i tassi cambiano, la rata del mutuo può diventare un peso difficile da sostenere. Ma la legge offre un’ancora di salvezza: la portabilità del mutuo, introdotta con la “Bersani” nel 2007, che consente di trasferire il proprio finanziamento presso un’altra banca più conveniente. È un diritto pieno e gratuito per il cliente, valido sia per i mutui a tasso fisso che per quelli variabili, e può essere richiesto in qualunque momento della vita del contratto. Nessuna penale, nessun costo notarile a carico del mutuatario: le spese sono tutte sostenute dalla nuova banca.

La portabilità, o “surroga”, è diventata uno degli strumenti più efficaci per ridurre l’impatto del rialzo dei tassi, specialmente dopo il 2022. Oggi gli istituti di credito competono anche su questo fronte, offrendo condizioni più vantaggiose a chi trasferisce il mutuo: tassi d’interesse più bassi, spread ridotti o una durata residua ricalcolata in base alla nuova offerta. Il consumatore, di fatto, può rinegoziare il proprio mutuo senza doverne accendere uno nuovo, evitando costi aggiuntivi e tempi lunghi.

Come funziona la surroga e quando conviene

La procedura è semplice ma richiede attenzione. Il cliente sceglie una nuova banca, che si impegna a estinguere il vecchio mutuo e a subentrare come creditore con le nuove condizioni. Tutto avviene con un atto unico, detto di “surrogazione”, firmato davanti al notaio. La Legge 40/2007 stabilisce che il contratto originario resta valido per importo residuo e garanzie ipotecarie, ma vengono sostituiti solo tasso e durata. Il notaio certifica la continuità dell’ipoteca, evitando di doverne iscrivere una nuova e riducendo così i tempi burocratici.

La surroga conviene in diversi casi: quando il tasso di mercato è più basso di quello originario, quando si vuole passare da variabile a fisso (o viceversa), o quando si desidera ridurre la durata residua per pagare meno interessi complessivi. Secondo le stime delle associazioni dei consumatori, un mutuo medio da 150.000 euro può risparmiare fino a 8.000 euro di interessi con una surroga a tasso più vantaggioso. Anche chi ha già rinegoziato il mutuo in passato può ripetere l’operazione, se trova condizioni ulteriormente favorevoli.

Il mutuo (Foto di Jakub Zerdzicki da pexels) – pianoinclinato.it

La clausola che salva il portafoglio

La clausola Bersani prevede che la banca originaria non possa ostacolare o ritardare la portabilità. Il trasferimento deve completarsi entro 30 giorni dalla richiesta, pena il risarcimento al cliente per ogni giorno di ritardo. Inoltre, non può essere addebitata alcuna spesa di estinzione anticipata, nemmeno parziale: la surroga è per legge totalmente gratuita. Le uniche somme che il mutuatario può trovarsi a pagare sono quelle relative a eventuali assicurazioni facoltative da riattivare presso la nuova banca.

Un errore frequente è confondere la surroga con la rinegoziazione. Quest’ultima avviene con la stessa banca e non prevede il trasferimento, ma solo una modifica delle condizioni del contratto esistente, spesso su richiesta del cliente. La surroga, invece, comporta un cambio di istituto e può offrire margini di risparmio più ampi, grazie alla concorrenza tra banche. Per questo, prima di accettare una nuova offerta, è utile confrontare il TAEG complessivo, che include spese accessorie, assicurazioni obbligatorie e commissioni.

Il Parlamento, con la Legge 40/2007, ha trasformato la surroga in un diritto di trasparenza e libertà finanziaria. Un meccanismo che mette il cliente al centro e stimola il mercato a offrire condizioni migliori. Per chi paga da anni la stessa rata, è la mossa che può davvero alleggerire il bilancio familiare: basta chiedere la portabilità, firmare il nuovo atto e lasciare che la concorrenza faccia il resto. Perché in un mutuo, come nella vita, a volte basta cambiare direzione per respirare di nuovo.