Seggiolino anti-abbandono, multe a raffica per questo errore | “Invalida il dispositivo”: puoi evitarlo solo così

Seggiolino anti-abbandono, multe a raffica per questo errore | “Invalida il dispositivo”: puoi evitarlo solo così

Seggiolino anti-abbandono - Fonte X - infoiva.com

L’obbligo del dispositivo anti-abbandono è in vigore da anni, ma molti rischiano sanzioni pesanti per un dettaglio che invalida il sistema

Dal 2020 i conducenti che trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni devono utilizzare un dispositivo anti-abbandono per prevenire il rischio, purtroppo già noto, di lasciare un minore all’interno di un veicolo chiuso.

L’obbligo è stato introdotto dalla legge 157 del 19 dicembre 2019, che ha fissato come data ultima per la completa attuazione il 6 marzo 2020. Si tratta dunque di una norma pienamente operativa, che continua a valere per tutti i residenti in Italia e per chiunque si metta alla guida con un bambino così piccolo a bordo.

Il dispositivo deve rispondere a criteri tecnici e funzionali ben precisi, stabiliti dal decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 ottobre 2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Le prescrizioni da rispettare, indicate nell’allegato A dello stesso decreto, determinano quali apparecchiature siano considerate conformi. Ed è qui che molti automobilisti commettono un errore: utilizzare sistemi non conformi o non funzionanti comporta automaticamente una violazione del Codice della strada, con conseguenze più serie di quanto si possa immaginare.

Perché molti sbagliano e cosa invalida davvero il dispositivo

Uno degli errori più comuni nasce dalla convinzione che il dispositivo debba appartenere alla stessa marca del seggiolino. In realtà non è così: il decreto prevede chiaramente che il sistema anti-abbandono possa essere del tutto indipendente sia dal seggiolino sia dal veicolo. Questa flessibilità serve a facilitare l’adozione dei dispositivi, ma allo stesso tempo obbliga a verificare con attenzione che il modello scelto rispetti tutte le specifiche tecniche previste dalla normativa. Utilizzare un prodotto non conforme significa, di fatto, annullarne la validità.

Un altro punto critico riguarda il certificato di conformità rilasciato dal produttore. Non è obbligatorio averlo con sé, ma gli agenti incaricati dei controlli possono richiederlo per agevolare la verifica del dispositivo. È dunque consigliabile conservarlo e tenerlo a portata di mano: non è il conducente a dover dimostrare la conformità, ma gli organi preposti a verificarla. Tuttavia, la mancanza di conformità accertata comporta sanzioni immediate, motivo per cui non avere il certificato rende i controlli più complessi e aumenta il rischio di contestazioni.

Seggiolino anti abbandono – Fonte X – infoiva.com

Multe, punti e una regola che pochi conoscono

Il Codice della strada è molto chiaro: l’uso di un dispositivo anti-abbandono non funzionante o non conforme comporta una sanzione pecuniaria e la decurtazione di 5 punti dalla patente del conducente. Una penalizzazione che può pesare soprattutto per chi utilizza il veicolo quotidianamente o si trova già con un saldo punti ridotto. Ecco perché verificare regolarmente il corretto funzionamento del dispositivo non è un dettaglio, ma un dovere essenziale per evitare sanzioni e garantire la sicurezza del minore.

Pochi però conoscono un’eccezione importante: se nel veicolo è presente un’altra persona maggiorenne responsabile della sorveglianza del bambino, la responsabilità sull’utilizzo del dispositivo non ricade sul conducente, ma su questo passeggero. In questo caso la sanzione resta di tipo economico, ma senza la decurtazione di punti dalla patente. Una distinzione cruciale, che può fare la differenza nel momento di un controllo.