Autovelox, occhio a questo segnale | Se lo vedi la multa è nulla: non devi pagare nemmeno un centesimo
Scopri le recenti sentenze sugli autovelox: se il verbale non riporta i dati di omologazione corretti, la multa è nulla. Impara come fare ricorso e vincere.
La chiave di volta risiede in una sottile, ma fondamentale, distinzione giuridica tra “approvazione” e “omologazione” di questi apparecchi. Una differenza che, se non rispettata, può rendere il tuo verbale un semplice pezzo di carta senza valore legale, evitandoti di sborsare un solo centesimo.
Omologazione vs. approvazione: facciamo chiarezza
Facciamo chiarezza su omologazione e approvazione: le differenze chiave.
È un errore comune confondere l’approvazione ministeriale di un autovelox con la sua omologazione. La distinzione è cruciale e sta alla base di recenti pronunce della Corte di Cassazione che hanno ribadito un principio fondamentale: per essere validi, gli autovelox devono essere non solo approvati, ma anche omologati secondo specifiche procedure che ne garantiscano l’affidabilità e la precisione.
L’approvazione si riferisce all’idoneità del modello di autovelox a essere utilizzato per accertare le violazioni dei limiti di velocità. L’omologazione, invece, è un processo più rigoroso che certifica che ogni singolo dispositivo rispetti le caratteristiche tecniche e funzionali stabilite dalla legge, attraverso un esame approfondito che ne verifica la conformità agli standard metrologici e di sicurezza.
La Corte di Cassazione, con diverse sentenze (tra cui l’ordinanza n. 10505/2024), ha stabilito che la mera approvazione di un modello di autovelox non è sufficiente. È necessaria l’omologazione specifica del singolo apparecchio, con un decreto ministeriale che ne attesti la conformità. Se il verbale di contestazione non riporta gli estremi del decreto di omologazione, ma solo quelli di approvazione, il cittadino ha solide basi per contestarlo.
Come contestare la multa e non pagare
Contestare la multa: scopri come difenderti e non pagare ingiustamente.
Alla luce di queste sentenze, diventa essenziale per ogni automobilista sapere cosa controllare su un verbale di eccesso di velocità. Il primo passo è verificare che il verbale riporti esplicitamente non solo gli estremi del decreto di approvazione, ma soprattutto quelli del decreto di omologazione del dispositivo autovelox utilizzato. Se manca questa informazione fondamentale, o se viene citato solo il decreto di approvazione, le probabilità di successo di un ricorso sono elevate.
Il percorso più comune e spesso efficace è il ricorso al Prefetto o, in alternativa, al Giudice di Pace. Nel ricorso, sarà fondamentale evidenziare la mancanza o l’errata indicazione degli estremi di omologazione, citando le recenti pronunce della Corte di Cassazione. È un diritto del cittadino richiedere l’accesso agli atti per verificare la documentazione relativa all’autovelox, inclusi i certificati di omologazione e taratura.
Ricorda: la conoscenza è la tua migliore difesa. Non pagare una multa ingiusta e informati sui tuoi diritti. Un verbale carente sotto il profilo dell’omologazione è nullo, e non sarai tenuto a versare nemmeno un centesimo. Agire prontamente è cruciale per esercitare il tuo diritto di contestazione.
