Bonus bollette, senza questo documento non ti spetta più | Sbrigati a richiederlo o paghi a prezzo pieno
Bonus bolletta (Freepik) - infoiva.com
Per ottenere il nuovo sconto sulle bollette non basta rientrare nei requisiti: senza un documento chiave resti fuori dai giochi.
Negli ultimi mesi si è parlato tantissimo di bonus bollette, contributi straordinari pensati per alleggerire le fatture di luce e gas di milioni di famiglie. Tra titoli, annunci e voci che si rincorrono, una cosa però è certa: chi non fa attenzione ai dettagli rischia di restare a mani vuote proprio mentre tutti intorno ricevono lo sconto direttamente in fattura. E spesso il problema non è il reddito, ma un semplice documento che manca.
La confusione nasce dal fatto che questo aiuto si affianca ai bonus sociali ordinari su acqua, luce e gas, con regole diverse e platee più ampie. C’è chi è convinto che arrivi da solo, chi corre al CAF a fare domanda, chi pensa che basti essere intestatario del contratto di fornitura.
In realtà la linea che separa chi incassa il contributo e chi continua a pagare a prezzo pieno passa da un requisito molto preciso, che riguarda non solo quanto guadagni, ma anche quanto sei stato puntuale con le carte.
Il documento che decide tutto: senza ISEE aggiornato il bonus non arriva
Il nuovo bonus bollette straordinario introdotto nel 2025 funziona in modo chiaro: è destinato agli intestatari di un regolare contratto di energia elettrica con ISEE non superiore a 25.000 euro e vale 200 euro una tantum, erogati sotto forma di sconto direttamente in bolletta. Non serve compilare moduli speciali né fare la fila allo sportello: l’erogazione è automatica solo per chi risulta già in possesso di un ISEE valido e aggiornato registrato nelle banche dati. Chi non ha presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica, invece, viene escluso a prescindere dalla situazione economica.
È qui che tantissimi stanno sbagliando: credono che “automatico” significhi non dover fare nulla, quando in realtà il sistema incrocia i dati delle forniture con quelli dell’ISEE. Se questo documento non c’è, oppure è vecchio e non più aggiornato, il bonus non può essere riconosciuto. Tradotto: puoi rientrare perfettamente nella soglia dei 25.000 euro, ma se non hai provveduto a richiedere o rinnovare l’ISEE, il contributo salta e sulla bolletta non comparirà nessuna voce di sconto.

Chi ne ha diritto, come viene pagato e perché bisogna muoversi subito
Secondo le stime, questa misura straordinaria può interessare circa otto milioni di famiglie, una platea molto più larga rispetto a quella dei bonus sociali tradizionali. Dal punto di vista pratico i 200 euro non arrivano come bonifico, ma sotto forma di riduzione dell’importo da pagare: in una o più bollette del periodo stabilito vedrai una voce dedicata che abbatte il totale dovuto. È un aiuto secco, pensato per compensare almeno in parte gli aumenti degli ultimi anni, e si aggiunge alle altre agevolazioni senza sostituirle.
Proprio perché l’attribuzione passa dai dati fiscali, il messaggio è semplice: chi non ha ancora sistemato l’ISEE deve farlo il prima possibile. Rivolgersi a un CAF o utilizzare i servizi online dell’INPS permette di presentare la DSU e ottenere l’attestazione aggiornata, requisito indispensabile per rientrare nel bonus. Chi aspetta troppo rischia che i tempi tecnici di elaborazione facciano slittare l’accesso al contributo o, peggio, che l’opportunità si esaurisca prima che il proprio profilo venga agganciato dal sistema. In un periodo in cui ogni euro risparmiato in bolletta fa la differenza, lasciare sul tavolo 200 euro solo per mancanza di un documento aggiornato è un errore che conviene evitare a tutti i costi.
