Bottiglietta d’acqua, non lasciarla mai in auto | Gli esperti lanciano l’allarme: rischi di rimanere a piedi
È fondamentale comprendere che i veicoli esposti al sole possono raggiungere temperature estreme. La carrozzeria può toccare gli 80 gradi, mentre l’interno supera agevolmente i 40 gradi. Sebbene una zona all’ombra nel veicolo possa offrire un minimo di riparo, il consiglio principale è uno solo: evitare di lasciare la bottiglia esposta ai raggi solari diretti. Questo primo pericolo è di natura chimica e riguarda direttamente la qualità dell’acqua e, di conseguenza, la nostra salute.
Quando l’acqua diventa una lente d’ingrandimento pericolosa

L’acqua, lente naturale che ingrandisce i pericoli.
Oltre al rischio di alterazione chimica del contenuto, una bottiglia d’acqua lasciata in macchina sotto il sole può rappresentare una minaccia inaspettata per l’auto stessa: il rischio di incendio. La dottoressa Izzo ha paragonato questo fenomeno all’effetto di una lente di ingrandimento. Quando i raggi solari diretti penetrano all’interno dell’abitacolo e colpiscono una bottiglia d’acqua trasparente e senza etichetta, l’acqua al suo interno può rifrangere la luce.
Questa rifrazione concentra i raggi solari in un unico punto, creando un fascio di calore intenso capace di provocare bruciature sui tessuti dell’auto. Sebbene possano sembrare condizioni estreme, la dottoressa Izzo la include tra le «ipotesi probabili», specialmente in presenza di raggi solari diretti, una bottiglietta pulita senza etichetta che non ostacoli la rifrazione, un tempo prolungato di esposizione e temperature interne elevate. Non è un’eventualità solo teorica.
La cronaca ha già riportato casi simili. Una semplice ricerca online rivela video virali, come quello di un autotrasportatore americano che ha scoperto i sedili del suo camion pieni di fori e bruciature, causati proprio da una bottiglia d’acqua dimenticata sotto il sole. Questo dimostra come la combinazione di fattori apparentemente innocui possa innescare un incidente con conseguenze materiali non indifferenti.
Il rischio di esplosione: Una minaccia inaspettata
Il rischio di esplosione: una minaccia inaspettata che può colpire senza preavviso.
Un’altra ipotesi, sebbene più remota ma comunque possibile, è che la bottiglia di plastica possa scoppiare. Anche questo scenario si verifica in condizioni estreme, ma con le temperature che stiamo vivendo e le previsioni future, l’ipotesi non è così inverosimile. La dottoressa Izzo spiega che il calore intenso può facilitare la rottura dei legami chimici nella plastica delle bottiglie. Questo processo non solo rilascia piccole quantità di sostanze chimiche nelle bevande, come accennato in precedenza, ma aumenta anche la pressione interna.
Più la temperatura e il tempo di esposizione aumentano, più i legami della plastica si indeboliscono e la probabilità che le sostanze chimiche migrino nel liquido cresce. Ma non è solo una questione di trasferimento chimico. L’acqua, riscaldandosi, tende a dilatarsi e, in condizioni estreme, a vaporizzare. Questa espansione e vaporizzazione creano una pressione interna significativa all’interno di un contenitore sigillato, come una bottiglia di plastica. Quando la pressione supera la resistenza del materiale, l’esito può essere un’esplosione fisica.
Anche se un’esplosione può sembrare un evento improbabile, l’accumulo di calore e la fisica dei materiali rendono questo scenario una concreta possibilità, specialmente in un ambiente chiuso e surriscaldato come l’abitacolo di un’auto. La prudenza è d’obbligo: è sempre meglio prevenire questi rischi, anche quelli meno immediati, per garantire la propria sicurezza e quella del veicolo.
