Codice della Strada, addio al Triangolo di emergenza | UFFICIALE: ecco cosa si userà al suo posto
Triangolo di emergenza - Freepik - infoiva.com
Il classico triangolo di emergenza va in “pensione”: qui si è deciso di sostituirlo con un nuovo dispositivo, molto più visibile e sicuro.
Per anni il triangolo di segnalazione è stato il simbolo dei guasti in strada: auto in panne, cofano alzato, conducente che scende, si infila il giubbino e percorre a piedi qualche decina di metri per posizionare il segnale.
Una procedura prevista dal Codice della Strada, ma che in pratica espone il guidatore a un rischio enorme, soprattutto su strade extraurbane e in autostrada, con traffico veloce e visibilità ridotta.
Da tempo gli esperti di sicurezza stradale sottolineano come quel gesto – scendere dall’auto e camminare sulla carreggiata – sia uno dei momenti più delicati in assoluto in caso di guasto o incidente.
Da qui la spinta a trovare una soluzione più moderna, che permetta di segnalare il veicolo fermo senza far scendere il conducente e con una visibilità molto superiore al vecchio triangolo riflettente.
Arriva la luce V16: il segnale di emergenza sale sul tetto
La svolta è arrivata con l’introduzione di una speciale luce di emergenza V16, un piccolo dispositivo luminoso da appoggiare sul tetto dell’auto in caso di guasto o incidente. Si attiva in pochi secondi, dall’interno del veicolo, e genera una luce gialla lampeggiante visibile a grande distanza, anche in condizioni di buio o maltempo. L’obiettivo è chiaro: eliminare, per quanto possibile, la necessità di scendere e camminare sulla strada per piazzare il triangolo.
Questa novità, però, non riguarda l’Italia: è una misura già diventata realtà in un altro Paese europeo, la Spagna, dove è stato previsto l’addio progressivo al triangolo tradizionale in favore proprio delle luci V16. In pratica, sulle strade spagnole il vecchio segnale verrà sostituito da questo dispositivo luminoso, destinato a diventare l’unico strumento ammesso per indicare un veicolo in difficoltà sul margine della carreggiata.

Cosa cambia in Italia e perché la novità fa comunque discutere
In Italia, almeno per ora, niente cambia: resta l’obbligo di utilizzare il triangolo come previsto dal Codice della Strada in caso di veicolo fermo che costituisca pericolo, insieme al giubbino ad alta visibilità. Ma la scelta spagnola apre una riflessione importante anche da noi: ha davvero senso continuare a imporre al conducente di scendere dal mezzo, magari di notte o sotto la pioggia, quando esistono dispositivi che si attivano in pochi istanti, restando al sicuro nell’abitacolo?
La luce di emergenza V16, con la sua maggiore visibilità e la possibilità di essere posizionata sul tetto senza mettere il piede in carreggiata, rappresenta un’idea molto concreta di evoluzione del segnale di pericolo. Non è escluso che, in futuro, anche altri Paesi possano guardare a questa soluzione come a un modello da seguire. Per il momento, però, l’addio al triangolo è realtà solo in Spagna: sulle nostre strade italiane, il vecchio segnale resta ancora un compagno di viaggio obbligatorio da tenere nel bagagliaio.
