Conto Corrente, non lo sai ma ti spetta un risarcimento | La tua banca ti deve dei soldi: sarà il Natale più ricco di sempre

Conto Corrente, non lo sai ma ti spetta un risarcimento | La tua banca ti deve dei soldi: sarà il Natale più ricco di sempre

Conto corrente - DepositPhotos - infoiva.com

Una nuova legge europea sui pagamenti può trasformare il tuo conto corrente: in molti scopriranno che la banca gli deve un rimborso.

Per anni il conto corrente è stato sinonimo di spese e commissioni: canoni, costi nascosti, addebiti scoperti solo a fine mese. L’idea che, per una volta, sia la banca a restituire soldi al cliente sembra una storia inventata, lontana dalla realtà di chi usa carte e pagamenti digitali ogni giorno.

Eppure, mentre le truffe online aumentano e tanti correntisti hanno perso risparmi in pochi minuti, a Bruxelles è arrivata una stretta che cambia gli equilibri.

Si sta disegnando un sistema in cui non è più sempre il cliente a pagare errori o falle di sicurezza: la gestione poco attenta delle operazioni sospette potrà tradursi in un risarcimento a carico degli istituti, con effetti concreti sui conti di milioni di europei.

Nuove regole UE: quando la banca deve rimborsarti davvero

Come riassume Brocardi.it, il nuovo quadro europeo sui servizi di pagamento nasce dall’accordo tra Parlamento e Consiglio UE per rafforzare la tutela dei clienti. Le norme prevedono che banche e prestatori di servizi di pagamento rispondano delle perdite quando non adottano misure di sicurezza adeguate o non bloccano tempestivamente le operazioni anomale. In questi casi il denaro sottratto non resta un danno a carico del correntista: l’istituto è tenuto a rimborsare l’operazione non autorizzata.

Nel mirino ci sono le frodi più diffuse: dallo spoofing, in cui il truffatore si finge operatore della banca, ai bonifici verso IBAN falsi suggeriti da siti o messaggi ingannevoli. Le regole UE impongono controlli più rigidi tra nome del titolare e IBAN, maggior scambio di dati sulle frodi e il blocco dei pagamenti sospetti. Se questi strumenti non vengono usati, l’onere non può ricadere sul cliente: il rimborso diventa la conseguenza naturale.

Conto Corrente – Pexels – infoiva.com

Come capire se hai diritto a un rimborso e cosa fare con la tua banca

Questo non significa che ogni problema con il conto dia automaticamente diritto a un risarcimento, ma la posizione del correntista si rafforza. In linea con le regole sulle operazioni non autorizzate, spetta alla banca dimostrare che il pagamento è stato disposto dal cliente o che questi ha agito con colpa grave. Se la prova non regge, l’importo va riaccreditato e le nuove norme spingono gli istituti a intervenire con tempi più rapidi.

Chi teme di aver subito una truffa o nota movimenti mai disposti dovrebbe controllare l’estratto conto, contestare per iscritto l’operazione e citare le nuove tutele europee sui servizi di pagamento. Se la banca respinge la richiesta, ci si può rivolgere alle associazioni dei consumatori o agli organismi di risoluzione stragiudiziale per far valere il proprio diritto al rimborso. Così una brutta esperienza digitale può diventare un inatteso rientro di denaro sul conto, magari proprio prima delle spese di Natale.