Detersivo per piatti, questo evitalo sempre | “È altamente pericoloso”: i risultati dei test sono agghiaccianti
Il gesto quotidiano di lavare i piatti è così radicato nella nostra routine che raramente ci soffermiamo a considerare le sue reali implicazioni. Eppure, questa azione apparentemente innocua può innescare una catena di conseguenze inaspettate, estendendosi ben oltre i confini della nostra cucina. La schiuma e il sapone che scendono nello scarico intraprendono un viaggio che non solo impatta il sistema di depurazione delle acque, ma può anche compromettere seriamente la salute dell’ambiente acquatico e, di riflesso, persino la nostra. La presenza costante di queste sostanze chimiche negli ecosistemi è un campanello d’allarme per la biodiversità e per l’equilibrio naturale.
Un’importante inchiesta condotta dall’Environmental Working Group (EWG) ha recentemente gettato luce su questo aspetto cruciale, analizzando un vasto campione di 232 detersivi per piatti ampiamente diffusi sul mercato. I risultati sono stati a dir poco preoccupanti: ben 58 di questi prodotti, identificati con il punteggio “F” – che indica un livello elevato di preoccupazione – contengono ingredienti con un potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente. Questa scoperta ci spinge a riflettere criticamente sulle scelte che compiamo ogni giorno al supermercato, sottolineando l’importanza di essere consumatori informati e consapevoli. È fondamentale comprendere che la pulizia non deve avvenire a discapito della salute: ma quali sono, nello specifico, queste sostanze da cui dovremmo diffidare e perché rappresentano una minaccia così seria?
Le sostanze nocive da evitare in etichetta
Sostanze nocive in etichetta: impara a individuarle per tutelare la tua salute.
L’indagine dell’EWG, i cui risultati sono stati evidenziati anche da greenme.it, ha messo in evidenza la presenza di diverse sostanze chimiche preoccupanti all’interno di molti detersivi per piatti. Conoscerle è il primo passo per fare scelte più consapevoli. Tra gli ingredienti da tenere d’occhio troviamo:
- Cocamide DEA (o cocamide dietanolammide): questa sostanza è stata associata a potenziali effetti cancerogeni e si è dimostrata tossica per gli organismi acquatici.
- DMDM Hydantoin: la principale preoccupazione deriva dalla sua capacità di rilasciare formaldeide, una sostanza notoriamente irritante per pelle, occhi e polmoni.
- Ethanolamine: può avere effetti negativi sul sistema respiratorio e nervoso. È inoltre un potenziale irritante per la pelle e causa di allergie, oltre ad essere tossica per l’ambiente acquatico.
- Formaldeide: classificata dallo IARC tra le sostanze cancerogene per l’uomo, è anche associata a problemi respiratori, allergie, dermatiti e danni significativi all’ecosistema acquatico.
- Borato di sodio: le preoccupazioni principali riguardano i suoi possibili effetti sul sistema riproduttivo ed endocrino, oltre a irritazioni della pelle e problemi respiratori.
- Acido solforico: questa sostanza è considerata un potenziale cancerogeno e può causare gravi irritazioni e danni alla pelle e al sistema respiratorio.
- Triclosan: altamente tossico per l’ambiente acquatico, il triclosan presenta anche gravi rischi per la salute umana, inclusi possibili effetti cancerogeni, problemi al sistema immunitario, circolatorio e nervoso, irritazioni cutanee, allergie e danni al sistema digestivo e alla vista.
Di fronte a queste evidenze, è fondamentale adottare un approccio più critico all’acquisto dei detersivi. Leggere attentamente l’etichetta e optare per prodotti che escludono queste sostanze è un passo importante per proteggere la propria salute e quella del pianeta. Esistono alternative più sicure, spesso a base vegetale e con certificazioni ecologiche, che garantiscono pulizia senza compromettere il benessere.
