Furti in casa, come capire se i ladri ti hanno puntato | Esiste un segnale inconfondibile: lo fanno sempre prima di entrare
Nelle cronache recenti, emerge una tecnica sempre più diffusa tra i malviventi per individuare abitazioni “perlustrabili”: il sopralluogo coi fili di colla. Questo metodo di cui ha parlato anche romatoday, apparentemente rudimentale ma sorprendentemente efficace, si rivela uno strumento cruciale per i ladri che intendono assicurarsi che un appartamento sia effettivamente vuoto prima di tentare un furto. La sostanza adesiva, spesso un sottile filo di colla trasparente o un pezzetto di nastro biadesivo, viene applicata con estrema discrezione sulla serratura, lungo il bordo della porta d’ingresso o tra l’infisso e il telaio, rendendola quasi impercettibile a un occhio non attento.
Il meccanismo alla base di questa strategia è semplice quanto astuto. Se il filo di colla rimane intatto e si secca, o se il nastro non viene rimosso, nel corso di uno o più giorni, i malviventi deducono con certezza che l’abitazione non è stata aperta e, di conseguenza, i suoi occupanti sono assenti. Viceversa, la sua rimozione, rottura o alterazione segnala inequivocabilmente la presenza di persone che sono entrate o uscite, scoraggiando i ladri dal procedere con l’effrazione. Questa pratica funge da vero e proprio segnale silenzioso, un metodo di comunicazione implicito tra i membri della banda per dare il via libera all’operazione. Un sistema che permette loro di minimizzare drasticamente i rischi e ottimizzare i tempi, colpendo solo obiettivi “sicuri” e privi di occupanti al momento dell’effrazione, come drammaticamente dimostrato dai recenti fatti di cronaca che hanno portato all’arresto di due individui a Roma.
Arresto a Talenti: ladri georgiani colti in flagrante
Ladri georgiani arrestati in flagrante a Talenti.
L’efficacia di questa tecnica è stata recentemente smascherata grazie all’intervento della polizia a Roma, in particolare nella zona di Talenti. Due cittadini georgiani, rispettivamente di 23 e 34 anni, sono stati arrestati con l’accusa di tentato furto in abitazione. Il duo aveva puntato diverse abitazioni all’interno di un comprensorio, utilizzando proprio la strategia dei fili di colla per monitorare gli accessi e confermare l’assenza dei proprietari.
La svolta è arrivata grazie alla prontezza di due agenti, liberi dal servizio, che mentre rientravano a casa hanno notato dei rumori sospetti provenire dal portone dello stabile. Insospettiti, i poliziotti hanno deciso di tornare indietro e, dopo essersi appostati, hanno prontamente chiamato i rinforzi. Pochi minuti dopo, i due malviventi sono stati colti in flagranza di reato, finendo in manette prima che potessero portare a termine il loro piano. Le indagini successive, condotte dagli investigatori del commissariato Flaminio, hanno permesso di ricostruire l’intero modus operandi. I fotogrammi estrapolati dal sistema di videosorveglianza hanno confermato le varie fasi dei “sopralluoghi” effettuati dai complici nei giorni precedenti, fornendo prove inconfutabili della loro attività illecita e del sistematico utilizzo della tecnica dei fili di colla.
