L’Italia come la Germania: 250 km/h in autostrada e niente multa | Una favola per gli amanti del brivido
Velocità folle - Pexels - infoiva.com
Velocità folli in autostrada, limiti che sembrano sparire e una storia al confine tra sogno e realtà per chi ama il brivido.
Per chi sogna l’adrenalina delle Autobahn tedesche, dove in certi tratti si può viaggiare senza limiti di velocità, l’idea di andare a oltre 250 km/h in Italia e non prendere neppure una multa sembra pura fantasia.
Qui il Codice della Strada è chiarissimo, i limiti sono rigidi e le sanzioni per chi esagera con il pedale destro possono essere devastanti, tra multe salate e sospensione della patente.
Eppure c’è stato un caso in cui il confine tra realtà e “favola per amanti del brivido” si è assottigliato parecchio. Un automobilista italiano, immortalato ad andatura folle in autostrada, si è ritrovato prima con una contravvenzione pesantissima e poi, in modo del tutto inatteso, senza dover pagare nulla e senza vedere toccata la propria licenza di guida. Non perché la velocità fosse improvvisamente diventata lecita, ma per un elemento nascosto nel cuore della procedura di accertamento.
Il viaggio folle vicino a Novara e la multa che sparisce
Come raccontato da Everyeye Auto, tutto nasce vicino a Novara, nel tratto di Sillavengo sull’autostrada A26 che collega Genova al Piemonte. Nel maggio 2024 un automobilista viene “pizzicato” a ben 255 km/h in un tratto dove il limite è 130: un eccesso di 125 km/h, praticamente il doppio del consentito. L’autovelox rileva l’infrazione e poco dopo a casa arriva una maxi sanzione da 845 euro, con in più la sospensione della patente per un anno.
A differenza di molti, però, il conducente non si rassegna e decide di rivolgersi a un avvocato. È qui che la storia prende una piega inattesa: il legale contesta la validità del rilievo, sostenendo che il dispositivo utilizzato non fosse correttamente “in regola” secondo la legge. Dopo la verifica, la Prefettura di Novara finisce per annullare il verbale: l’automobilista, pur colto a 255 km/h, non deve pagare la multa e non subisce il ritiro della patente.

L’autovelox non omologato e i limiti (veri) della legge
Il nodo è tutto nell’apparecchio usato per il controllo: si trattava di un modello Trucam, che risulta soltanto approvato ma non formalmente omologato. Un dettaglio decisivo, perché la Cassazione ha chiarito che la misurazione della velocità è valida solo se effettuata con dispositivi omologati; in mancanza di questo requisito, la sanzione non regge. Nel caso di Novara, quella mancanza ha trasformato una multa ormai scritta in un nulla di fatto.
La vicenda si inserisce nel più ampio caos degli autovelox non omologati, esploso alla fine del 2024 e affrontato dal governo con nuove regole volte a fare chiarezza, dopo che un esperto aveva definito “irregolari” di fatto tutti i dispositivi installati in Italia e ricordato come, nella maggior parte dei ricorsi, gli automobilisti abbiano avuto la meglio. Resta però un punto fermo: omologazione o meno, lanciarsi a 255 km/h sulle nostre autostrade resta un comportamento scellerato e totalmente illegale, lontanissimo dalla “favola” delle autostrade tedesche senza limiti.
