Rivoluzione Patente, approvato il terzo esame | Si unirà a teoria e pratica: stavolta è ufficiale

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Patente (Depositphotos) - Infoiva.com

Nel mondo della patente di guida arriva l’idea di un terzo esame: non sostituisce teoria e pratica, ma si aggiunge per chi vuole domare queste auto

Fino ad oggi ottenere la patente significava superare due step ben precisi: l’esame di teoria, con quiz e codici, e quello di pratica, al volante in mezzo al traffico.

Superati questi ostacoli, ci si sentiva abilitati a guidare praticamente qualsiasi cosa rientrasse nella propria categoria, dall’utilitaria alla berlina sportiva. Ma l’arrivo di nuove super elettriche sta rimettendo in discussione questo schema.

Le prestazioni delle auto di ultima generazione hanno varcato il confine del buon senso: accelerazioni da brivido, oltre 1.500 cavalli, velocità da pista e una reattività che non perdona errori.

Per questo inizia a farsi strada un concetto diverso: per certi modelli non basta più la patente “normale”, serve una sorta di abilitazione extra, costruita su misura per chi vuole sedersi al posto di guida di veri missili su quattro ruote.

Il terzo esame nasce per lei: la Xiaomi SU7 Ultra

A rendere concreta questa “rivoluzione” è stata Xiaomi, che per la sua hyper-berlina elettrica SU7 Ultra ha annunciato la necessità di una patente speciale. Parliamo di un’auto da oltre 1.500 CV, progettata per inseguire record in pista e capace di accelerazioni paragonabili a quelle di una monoposto: un concentrato di potenza che, nelle intenzioni dell’azienda, non può finire in mano a chiunque abbia solo superato il classico esame B.

Un manager della Casa ha spiegato che per guidare davvero la Xiaomi SU7 Ultra bisognerà superare una serie di esami teorici e pratici, una sorta di mini corso dedicato che si aggiunge alla normale patente. In pratica, dopo teoria e pratica “standard”, chi vorrà mettersi al volante di questo modello dovrà affrontare un vero e proprio terzo esame, pensato per insegnare come gestire frenate, accelerazioni, modalità pista e tutti i sistemi elettronici di cui l’auto è piena.

Xiaomi SU7 Ultra – Fonte X – infoiva.com

Chi dovrà sostenerlo e cosa cambia per gli altri automobilisti

La novità non riguarda tutti i guidatori, ma solo chi vorrà accedere alle prestazioni estreme della SU7 Ultra e di auto simili: non è una riforma generale del Codice della Strada, bensì un percorso di abilitazione dedicato, legato a un modello specifico e a un livello di potenza fuori scala. È come se tra le pieghe della patente comparisse una “categoria” extra, riservata a chi è disposto a studiare e ad allenarsi per domare un’auto che non perdona distrazioni.

Per tutti gli altri automobilisti, per ora, nulla cambia: la patente tradizionale resta la chiave per guidare le normali vetture stradali. Ma il messaggio lanciato da Xiaomi è fortissimo: le nuove auto elettriche ad alte prestazioni sono così veloci e complesse che richiedono un livello di preparazione superiore. E l’idea di affiancare a teoria e pratica un terzo esame, dedicato alle hypercar, potrebbe prima o poi uscire dai confini di un singolo marchio e diventare il modello di riferimento per chiunque voglia sedersi al volante di bolidi da record.