Soldi, né sul conto né sotto al materasso | Perché lasciarli fermi è un grave errore: ecco dove metterli per non correre rischi

Soldi, né sul conto né sotto al materasso | Perché lasciarli fermi è un grave errore: ecco dove metterli per non correre rischi
Soldi, né sul conto né sotto al materasso | Perché lasciarli fermi è un grave errore: ecco dove metterli per non correre rischi

L’immagine dei “soldi sotto il materasso” è un retaggio del passato, ma la mentalità di lasciare ingenti somme ferme sul conto corrente bancario è, per molti versi, altrettanto problematica. È una prassi comune, dettata spesso da abitudini o da una percezione di sicurezza, ma nasconde un costo significativo e tangibile. Questo costo ha un nome ben preciso: inflazione.

L’inflazione rappresenta la perdita di potere d’acquisto della moneta nel tempo. Ciò significa che, anche se la cifra sul tuo estratto conto rimane la stessa, con il passare dei mesi e degli anni, con la stessa quantità di denaro potrai acquistare meno beni e servizi. È come avere una piccola perdita costante da un rubinetto: impercettibile giorno per giorno, ma con il tempo può svuotare un serbatoio.

Inoltre, i tassi di interesse offerti dalla maggior parte dei conti correnti sono prossimi allo zero, o addirittura negativi in alcuni contesti. Questo significa che non solo i tuoi soldi non crescono, ma vengono attivamente erosi dall’inflazione, senza alcuna compensazione. Mantenere somme significative in liquidità sul conto corrente è quindi un lusso che molti non possono permettersi, specialmente in un’economia in costante mutamento.

Perché il conto corrente non è un rifugio sicuro per il lungo termine

Perché il conto corrente non è un rifugio sicuro per il lungo termine

Il conto corrente non è il rifugio sicuro per i tuoi risparmi a lungo termine.

 

Se è vero che il conto corrente offre l’indubbio vantaggio della liquidità immediata per le spese quotidiane e le emergenze, è altrettanto vero che la sua funzione primaria non è quella di strumento di risparmio a lungo termine. Confonderne il ruolo può portare a conseguenze finanziarie indesiderate, ben oltre la semplice erosione da inflazione.

Uno degli aspetti spesso sottovalutati è il cosiddetto costo opportunità. Mantenere una somma ingente ferma sul conto significa rinunciare a potenziali guadagni che quella stessa somma avrebbe potuto generare se investita in strumenti finanziari più adeguati. È un capitale “dormiente” che, anziché lavorare per te, subisce passivamente le dinamiche economiche avverse.

Inoltre, sebbene il sistema bancario moderno offra garanzie (come il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che protegge i depositi fino a 100.000 euro per correntista e per banca), è saggio non concentrare tutti i propri averi in un unico posto o strumento, specialmente se si superano determinate soglie. La diversificazione è un principio chiave della buona gestione finanziaria, valido anche per la scelta di dove custodire i propri risparmi.

Il conto corrente, in sintesi, è uno strumento eccellente per la gestione delle finanze correnti e per una piccola riserva di emergenza, ma diventa inefficiente e persino dannoso quando trasformato in un deposito per il capitale destinato al futuro.

Alternative sicure e redditizie per far fruttare i tuoi soldi

Alternative sicure e redditizie per far fruttare i tuoi soldi

Alternative sicure e redditizie per far fruttare al meglio i tuoi soldi.

 

Fortunatamente, esistono diverse opzioni per chi desidera far fruttare i propri risparmi senza esporsi a rischi eccessivi. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra sicurezza, liquidità e rendimento, in base alle proprie esigenze e al proprio orizzonte temporale.

  • Conti deposito: Rappresentano una delle alternative più popolari al conto corrente per il risparmio. Offrono tassi di interesse più elevati rispetto ai conti correnti e mantengono una buona liquidità, soprattutto quelli “vincolati” con scadenze brevi. Esistono conti deposito “liberi”, che permettono prelievi in qualsiasi momento, e “vincolati”, che offrono tassi migliori in cambio dell’impegno a non prelevare per un certo periodo. Sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
  • Buoni fruttiferi postali (BFP): Emessi da Cassa Depositi e Prestiti e collocati da Poste Italiane, sono tra gli strumenti di risparmio più scelti dagli italiani per la loro affidabilità. Sono garantiti dallo Stato italiano, non prevedono costi di sottoscrizione o di gestione (salvo oneri fiscali) e permettono di ritirare il capitale in qualsiasi momento, sebbene con rendimenti variabili a seconda della scadenza scelta.
  • Titoli di stato: Bond emessi dal governo (come i BTP – Buoni del Tesoro Poliennali) sono considerati investimenti a basso rischio, soprattutto per scadenze brevi e in paesi con economie solide. Offrono un rendimento prestabilito e sono quotati sul mercato, consentendo una certa flessibilità in termini di liquidità.

La chiave è informarsi e valutare attentamente quale strumento si adatta meglio al proprio profilo di rischio e agli obiettivi finanziari. Spesso, la soluzione migliore è una combinazione di questi strumenti, per ottimizzare rendimento e sicurezza.