Targa auto rovinata, da oggi non te lo perdonano più | Cambiala subito o preparati al peggio: non immagini cosa rischi

Targa auto rovinata, da oggi non te lo perdonano più | Cambiala subito o preparati al peggio: non immagini cosa rischi

Multa - Canva - infoiva.com

Una targa rovinata pare un dettaglio, ma può trasformarsi in un guaio: se ti fermano, la tolleranza è davvero zero.

Finché l’auto va, si tende a rimandare. Eppure basta guardare dietro, o davanti, per capire che una targa non è “solo metallo”: è ciò che rende il veicolo subito identificabile e, quando perde leggibilità, il problema non resta estetico.

A volte è colpa del tempo, altre di un urto, altre ancora di piccole crepe che sembrano innocue finché non ci si accorge che numeri e lettere non si distinguono più come dovrebbero.

Il rischio è che ci si accorga del danno nel momento peggiore: un controllo, una revisione, una verifica su strada. E in mezzo, la tentazione di “sistemare” in fretta con soluzioni improvvisate: una pulita veloce, un fissaggio provvisorio, un ritocco. Il punto è che la legge non ragiona per buone intenzioni: se la targa non è integra e visibile, la situazione viene trattata come irregolare, con conseguenze che arrivano prima di quanto molti immaginino.

Il confine sottile che fa scattare l’irregolarità

Una targa diventa davvero un problema quando non garantisce più un’identificazione chiara e immediata. Non serve che sia distrutta: basta che i caratteri siano abrasi, scoloriti o deformati al punto da rendere difficile la lettura, anche da una distanza normale. Rientrano nel caso anche piegature, ruggine, crepe, vernice consumata e perfino la perdita della riflettenza che la rende visibile di notte. E se è parzialmente staccata, mancano pezzi o compaiono fori “aggiunti” che ne alterano forma e stabilità, la non conformità è praticamente inevitabile.

Da lì si entra nel campo delle sanzioni. Come spiega CarX.it, circolare con targa danneggiata o illeggibile richiama l’articolo 102 del Codice della Strada e può portare a una multa che va in genere da 85 a 342 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione finché non si ripristina la regolarità. Anche la semplice “illeggibilità” dovuta a sporco può essere contestata, con un importo che può arrivare fino a 150 euro, e resta sullo sfondo un altro fastidio concreto: con la targa in quelle condizioni, la revisione può diventare un ostacolo.

Targa auto rovinata – Pexels – infoiva.com

La mossa giusta quando te ne accorgi

Se la targa è compromessa, la strada corretta non è ripararla a casa. La procedura passa dalla re-immatricolazione: ci si rivolge alla Motorizzazione Civile (o a un’agenzia di pratiche auto) e si presenta la richiesta con i moduli e i documenti necessari, insieme a un documento d’identità e ai documenti del veicolo. Quando il danneggiamento è grave, viene assegnato un nuovo numero di targa, perché non si “ristampa” semplicemente la stessa combinazione come se fosse un duplicato qualunque.

Costi e tempi dipendono dal canale scelto: alla Motorizzazione la spesa media indicata è tra 150 e 200 euro, mentre tramite agenzia può salire tra 200 e 300 euro, e l’attesa può andare da pochi giorni fino a un paio di settimane. In quel periodo, però, l’errore più comune è continuare a circolare con la targa rotta o “tenuta su” in modo artigianale: nastro, fascette o coperture non sono ammessi e possono far scattare subito contestazioni e ritiro dei documenti. L’unica eccezione citata è l’uso di una targa provvisoria rilasciata ufficialmente, nei casi previsti.