La nuova Perla di Eni

Paolo Scaroni ha dato il via all’accordo con la società di stato Pdvsa “per lo sviluppo di condensati”: obiettivo oltre 170 milioni di barili di riserve

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Eni tenta fortuna in Venezuela. L’amministratore delegato Paolo Scaroni ha concordato la costituzione di una nuova impresa mista (Pdvsa 60%, Eni 40%) per lo sviluppo delle riserve di condensati del super giacimento venezuelano di Perla, che ammontano a circa 170 milioni di barili.

Non è il primo investimento in America Meridionale per Eni, presente in Venezuela dal lontano 1998 dove è anche co-operatore di Cardon IV, la società operativa che gestisce il giacimento a gas di Perla, le cui riserve sono stimate in circa 480 miliardi di metri cubi di gas (3,1 miliardi di barili di olio equivalente).

Gli azionisti a Perla, dopo l’ingresso di Pdvsa nel progetto, saranno: Pdvsa (35%), Eni (32,5%) e Repsol (32,5). Eni detiene inoltre una partecipazione in Petrosucre, che opera il giacimento offshore di Corocoro (Pdvsa 74%, Eni 26%), con una produzione giornaliera in quota Eni di circa 10 mila barili di olio al giorno.