Imprese straniere in aumento in Emilia Romagna
Si tratta per la maggior parte di ditte individuali
Sono sempre più numerose le imprese straniere attive in Emilia Romagna, che, al 31 marzo 2014, hanno raggiunto quota 42.342, pari al 10,2% del totale.
Nell’ultimo anno sono aumentate di ben 1.164 unità, registrando un aumento percentuale del 2,8%.
Unioncamere ha reso noti questi dati, ricordando che, al contrario, l’insieme delle imprese regionali si è ridotto dell’1,1%.
In Italia l’aumento è stato ancora una volta più rapido (+3,7) e hanno quasi raggiunto quota 456 mila, l’8,9% del totale, a fronte di una diminuzione dello 0,8% del totale delle imprese.
La maggior parte delle imprese straniere presenti su territorio nazionale è composta da ditte individuali, salite di 888 unità (+2,5%), nonostante la crisi ne abbia contenuto l’aumento.
Esse costituiscono l’84,4% del totale e comprendono molte imprese marginali.
La crescita delle società di capitale è stata molto più rapida (+259 unità, +10,8%), sostenuta dall’acquisto di imprese regionali dall’estero e dall’adozione di forme più strutturate sotto la pressione competitiva.
Le società di persone mostrano una crescita limitata (+1,7%), mentre cooperative e consorzi hanno subito una nuova sostanziale riduzione (-5,9).
In Emilia Romagna in particolare, l’incremento delle imprese straniere è avvenuto principalmente nel settore del commercio (+417 unità, +4,1% e dei servizi di alloggio e ristorazione (+254 unità, +7,8), per la quasi totalità realizzato dalla ristorazione.
Aumenti rilevanti si sono avuti anche per le imprese con attività di noleggio, agenzie viaggi e servizi di supporto alle imprese (+151 unità, +10,5%) e delle altre attività di servizi (+9,6%), trainate da quelle dei servizi per la persona (+10,3%).
Nonostante il perdurare della crisi dell’edilizia aumentano anche nel settore costruzioni, che, riguardo alle imprese straniere, riporta una lieve crescita (+0,9%).
Vera MORETTI