Ultima ora MICROSOFT: da questa data scordati Windows, il sistema smetterà di funzionare su tutti i PC | Dovrai rottamare il computer

Windows (Foto di Windows su Unsplash) - infoiva.com
Windows sarà presto fuori uso su milioni di PC perfettamente funzionanti: ecco perché dovrai sostituire il computer, anche se non vuoi.
C’è una data segnata in rosso che, per milioni di utenti, potrebbe significare solo una cosa: fine dei giochi. E non è un modo di dire.
A partire da quel momento, il sistema che tiene in vita gran parte dei computer nel mondo smetterà semplicemente di collaborare.
Non parliamo di guasti, virus o malfunzionamenti. Questa volta il problema non è dentro le macchine, ma nelle decisioni che arrivano dall’alto.
Tutto sarà ancora perfettamente acceso, funzionante, operativo. Ma inutile. Perché senza l’autorizzazione a proseguire, anche il computer più brillante resta un rottame. A partire da una certa data, Windows semplicemente non funzionerà più, e non potrai usare il tuo pc anche se fino al giorno prima andava benissimo.
La data che segnerà la fine di Windows
Una data da segnare sul calendario come una delle più tristi: il 14 ottobre 2025 è il giorno in cui Windows 10 riceverà l’ultimo aggiornamento. Dopo quella data, stop al supporto ufficiale. Niente più patch di sicurezza, niente aggiornamenti. Fin qui, sembra routine: è già accaduto con XP, 7, 8. Ma questa volta, il problema non è il passato, bensì il futuro.
Con Windows 11, Microsoft ha cambiato le regole del gioco: solo i computer con processori Intel di ottava generazione o superiori verranno considerati “compatibili”. Tutti gli altri – anche se dotati di SSD, 16 GB di RAM, processori performanti – finiranno tagliati fuori. Il sistema operativo può anche funzionare su questi dispositivi, ma gli aggiornamenti di sicurezza verranno bloccati. Tradotto: puoi usarlo, ma a tuo rischio. La scelta non è più tua. È stata presa per te.
Milioni di PC non funzioneranno più
Il risultato? Milioni di PC perfettamente funzionanti finiranno rottamati. Uffici, scuole, enti pubblici, aziende: costretti a sostituire dispositivi efficienti con altri “approvati”. Uno spreco economico enorme. E un disastro ambientale annunciato: minerali preziosi, energia, emissioni, tutto bruciato in nome del “progresso”.
Questa non è evoluzione tecnologica. Non è innovazione. È obsolescenza imposta, con una scadenza decisa a tavolino. Un sistema che spinge a comprare non perché serve, ma perché qualcuno ha deciso che ciò che hai non è più abbastanza. Fino ad ora lo abbiamo visto succedere con gli elettrodomestici, programmati per funzionare una manciata – piccola – di anni, e poi rompersi irrimediabilmente. C’è chi la chiama strategia di mercato. Altri la chiamano sabotaggio. In ogni caso, il tuo computer non morirà per vecchiaia. Morirà per decreto.