Posso affittare la casa al mare senza avere la partita Iva?
Ho una casa al mare che uso poco. Posso affittare la casa al mare senza rischiare nulla? Quali tasse si pagano?

Molti italiani hanno una seconda casa al mare o in montagna e utilizzandola personalmente solo per brevi periodi vorrebbero ricavarne degli utili senza il rischio di sanzioni o multe per aver evaso le tasse. Si chiedono quindi: posso affittare la casa al mare senza avere partita Iva? La risposta è sì, in questo caso si applica la disciplina delle locazioni brevi.
Contratto di locazione breve per affittare la casa al mare o la seconda casa in montagna
Si tratta di contratti di locazione di durata inferiore a 30 giorni, stipulati da soggetti che non svolgono tale attività in modo professionale ( il limite previsto per considerare l’attività come professionale è di 4 immobili in locazione). Il regime delle Locazioni Brevi è disciplinato dall’articolo 4 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96 .
Il contratto può essere stipulato con o senza la presenza di un intermediario. Dal punto di vista fiscale ai contratti di locazione breve si applica articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 che prevede la cedolare secca con ritenuta del 21% alle somme corrisposte per le locazioni brevi. Il contribuente può anche scegliere il regime di tassazione ordinaria, in questo caso dichiara le entrate nel modello 730/2023 e applica l’aliquota a scaglioni.
La comunicazione dei dati sulle locazioni per gli intermediari
Nel caso in cui il contratto di locazione breve sia stipulato da un intermediario, agenzia immobiliare, costui funge da sostituto di imposta e quindi sugli importi trattiene la provvigione e versa il 21% all’Agenzia delle entrate con il modello F24 e il codice tributo “1919”. Deve essere ricordato che i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare anche in forma telematica, ad esempio Airnb, devono comunicare obbligatoriamente entro il 30 giugno dell’anno successivo i dati sulle locazioni all’Agenzia delle entrate tramite i canali telematici. In caso di omessa comunicazione è prevista una sanzione da 250 a 2000 euro. La sanzione è ridotta in caso di ritardo non superiore a 15 giorni.
Riassumendo, quindi è possibile dare in locazione per brevi periodi, ma anche più volte nell’arco dell’anno, la casa al mare. Naturalmente è necessario stilare un regolare contratto e pagare le imposte sulle entrate che ne derivano.
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