Ufficiale: addio TARI, finalmente lo Stato ha cestinato la tassa sulla monnezza | A giugno sarà un liberi tutti

Bidono della spazzatura stracolmi - Ansa - Infoiva.com
Una bella notizia per milioni di cittadini: a giugno la TARI non dovrà più essere versata. C’è però una condizione gravosa.
Come molti sanno la TARI è la tassa relativa alla gestione dei rifiuti in Italia. Fu introdotta tramite una legge ad hoc, la numero 147 di fine dicembre del 2013, in sostituzione di alcune norme precedenti che regolamentavano la tassazione sullo smaltimento della spazzatura.
Si trattava di una serie di tributi che alla fine lo Stato ha deciso di accorpare in un’unica tassa che da molti anni è di competenza dei singoli Comuni. A proposito della TARI sono in arrivo importanti novità.
Il pagamento di questo tributo avviene in genere in due rate, un modo come un altro per evitare di sovraccaricare i contribuenti già ampiamente vessati dal pagamento di altre e numerose imposte.
Quello che negli ultimi anni è accaduto spesso, soprattutto nelle grandi città, è che al versamento della TARI non abbia poi corrisposto un servizio comunale di smaltimento dell’immondizia all’altezza della situazione.
TARI, quante contraddizioni nel corso degli anni
I casi più o meno recenti di Napoli e Roma ne sono un’evidente conferma: gli abitanti di queste due città hanno dovuto spesso sopportare condizioni di degrado inaccettabile, scenari allucinanti che si sono protratti nel tempo.
Tornando alla notizia della possibilità, che per tutti sarebbe un sogno realizzato, di non pagare più la TARI, arrivano proprio in questi giorni importanti novità che riguardano in particolari il Comune di una città italiana.

Tari cancellata, ma ad una sola condizione
Queste novità coinvolgono i cittadini di Bologna dove l’amministrazione comunale ha ufficializzato il rinvio della scadenza della prima rata della Tassa sui Rifiuti per l’anno 2025. La decisione, comunicata con una nota ufficiale, mira a concedere più tempo ai cittadini e a permettere un calcolo più preciso del tributo, in attesa di disposizioni a livello nazionale. La prima scadenza, inizialmente fissata per il mese di giugno, è stata pertanto posticipata al 30 settembre 2025.
Questo slittamento è stato motivato principalmente dalla necessità di attendere le indicazioni definitive da parte di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) in merito alle nuove modalità di calcolo della TARI per l’anno in corso. Il Comune di Bologna ha spiegato che il rinvio si è reso necessario per poter applicare correttamente le eventuali nuove disposizioni che ARERA definirà entro la fine dell’anno. Il posticipo della scadenza della prima rata della Tari riguarda tutti i contribuenti del Comune di Bologna, sia le utenze domestiche che quelle non domestiche. Dunque a giugno la rata è stata cancellata, ma riapparirà a partire da settembre.