INPS, svolta terrificante: da oggi arriva ogni 3 mesi e non più mensile | Pensionati nel panico: dovranno gestirsi

Novità INPS (Fonte: Canva) - www.infoiva.com
Novità: l’INPS da oggi la invierà ogni 3 mesi, “obbligando” i pensionati a gestirsi in autonomia.
L’INPS rilascia parecchi aiuti a chi si trova in situazioni svantaggiate o comunque con un reddito basso e questi li possiamo vedere nella Legge di Bilancio. Ogni anno, sarà il cittadino stesso a dover presentare l’ISEE aggiornato e verificare da solo o con l’aiuto degli operatori del Caf, quali benefit potrà ricevere.
Ricordiamo infatti che se alcuni vengono accreditati in automatico, per altri bisognerà fare domanda. Inoltre, se alcuni, una volta attivati si aggiorneranno da soli, per altri bisognerà verificarne la validità e le eventuali modifiche inserite nella nuova normativa, anno dopo anno.
In merito a questo aggiornamento da parte dell’INPS, i pensionati dovranno essere consci del fatto che l’ente glieli invierà ogni 3 mesi, “obbligandoli” a gestirsi in autonomia per poter continuare a ricevere l’assegno.
Come fare domanda
È opportuno ricordare, che per questo aiuto, ci sono delle procedure specifiche da adottare per poterlo ricevere. In primis, come leggiamo da quifinanza.it, per accedere e mantenere questa prestazione, dovrete presentare ogni anno l’ISEE aggiornato, in assenza di esso, a marzo, l’inoltro dell’assegno verrà sospeso fino all’inoltro della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che andrà a confermare i limiti di reddito richiesti all’interno del nuovo ISEE.
Inoltre, è bene sottolineare che questo benefit non è cumulabile con i contributi per l’assistenza domiciliare che vengono erogati dagli Ambiti Territoriali Sociali (Ats), quindi se si accetta un aiuto bisogna rinunciare all’altro o viceversa. Infine, la domanda per richiedere questa prestazione, dovrà avvenire in maniera telematica, attraverso il portale dell’INPS, autenticandosi mediante SPID, CIE o CNS, oppure attraverso l’ausilio del patronato. La domanda dovrà essere inoltrata tra gennaio 2025 e dicembre 2026 e in caso di requisiti idonei, l’erogazione inizierà dal mese di quando è stata inoltrata la domanda.
Cosa farà l’INPS ogni 3 mesi
Capiti i dettagli del paragrafo precedente, c’è ancora un’informazione che dovrete sapere in merito alla prestazione universale, in quanto l’INPS vi invierà un controllo ogni 3 mesi, “obbligando”, se così possiamo dire, i pensionati, ad autogestirsi. In pratica, l’ente vi richiede un aggiornamento della vostra situazione ad aprile, luglio, ottobre e gennaio, mesi in cui dovrete inoltrare le buste paga degli assistenti familiari e le fatture se usufruite dei servizi alla persona (conservate i documenti in originale per eventuali controlli futuri).
Per chi non conoscesse questa prestazione, parliamo dell’assegno di massimo 850 euro, in quanto la prestazione universale per anziani non autosufficienti si andrà a integrare all’indennità di accompagnamento, degli attuali 531,76 euro per un totale di circa 1400 euro, rivolti ai cittadini con almeno 80 anni, che vivono in gravi condizioni di salute e che possiedono un basso reddito. Per ricevere informazioni dettagliate, vi basterà informarvi al Caf di zona.