INPS, il 6 giugno devi andare obbligatoriamente in Posta: altrimenti ti si congela la pensione | Disagi enormi in arrivo

INPS, il 6 giugno devi andare obbligatoriamente in Posta: altrimenti ti si congela la pensione | Disagi enormi in arrivo

Poste-Italiane-fonte_Ansa-sicilianews24.it

Cosa vuol dire che il 6 giugno devi recarti obbligatoriamente in Posta per ritirare la pensione o rischi che ti si congeli? Facciamo chiarezza sulle disposizioni dell’INPS.

I pensionati attendono il proprio cedolino con la stessa frenesia di un dipendente, in quanto, tutti a questo mondo abbiamo tasse da pagare, debiti da estinguere, la spesa da fare, le bollette da versare e così via.

Per questo motivo è palese intuire come il benessere della nostra vita sia realmente appesa a un filo, in quanto basta un ritardo, una diminuzione, la perdita del lavoro che ci troviamo di colpo senza quella entrata sicura che ci permetteva di pagare le varie spese.

Proprio a tal proposito, i pensionati sono in agitazione dopo aver letto di quella notizia in rete che entro il 6 giugno dovranno recarsi necessariamente in Posta per ritirare la propria pensione se non vogliono vedersela congelata. Ma sarà veramente così?

Il ritiro della pensione

Quando un lavoratore termina finalmente il periodo di attività lavorativa, può godersi la tanto e desiderata pensione, pur essendo consapevoli che da quel momento in poi, la sua vita cambierà totalmente. Infatti, non solo dovrà iniziare a crearsi nuove routine, cercando magari hobby e progetti di vita, evitando così di entrare in depressione e stare tutto il giorno davanti al televisore, ma anche valutare la questione economica. Sembrerà sciocco, ma ogni cambiamento, richiede un periodo di adattamento, per questo motivo non dovreste farvi cogliere impreparati e pianificare per tempo quella che sarà la vostra vita da pensionati, soprattutto considerando il nuovo budget che avrete a disposizione, nella maggior parte dei casi più basso, di quando lavoravate.

Una prima decisione che dovrete prendere sarà sicuramente quella del dove e come ritirare il cedolino pensionistico. Dovrete optare infatti tra il bonifico sul conto bancario o postale o l’assegno in uno di questi due istituti. Se in passato i cittadini facevano la coda davanti ai vari organi finanziari per incassare quanto dovuto, non solo per comodità, ma anche per i tempi che corrono, risulta essere molto più sicuro, ricevere l’accredito sul conto, in modo da non dover camminare per strada con una grossa somma di denaro “in tasca”.

Le direttive dell'INPS in merito al ritiro della pensione
Le direttive dell’INPS in merito al ritiro della pensione (Fonte: Wikimedia Commons) – www.infoiva.com

Quando recarsi in posta per il ritiro della pensione

C’è una notizia che sta circolando in rete da qualche giorno che interessa chi ritira la pensione in posta con assegno e non con accredito diretto sul conto o sulla Postepay Evolution. Si vocifera che questi pensionati avranno tempo fino al 6 giugno per ritirare obbligatoriamente il proprio accredito se non vogliono vederselo congelare, ma sarà veramente così?

È opportuno fare chiarezza. Ebbene, non è che la pensione viene congelata, nel senso che andrete a perderla, semplicemente i cittadini che rientrano nel gruppo S-Z per l’iniziale del cognome, potrebbero subire ritardi di erogazione rispetto a chi fa parte dei gruppi A-R, questo perché l’INPS organizza la propria erogazione in gruppi di lettere e capirete bene che le ultime dell’alfabeto, andando in ordine, potrebbero ricevere la somma con qualche giorno di ritardo rispetto alle prime, come riportano da lexplain.it. Per questo molti pensionati si dirigono in Posta in queste date, evitando così di fare la coda i primi giorni, rischiando di non trovare ancora i soldi a disposizione, optano per l’accredito diretto, in modo da non dover recarsi in Posta tutti i giorni. Gli basterà infatti fare un estratto conto per vedere se i soldi sono arrivati o meno.