Addio alle Partite IVA degli over 50: cancellate in via definitiva | Da giugno saranno in mezzo alla strada

Scopri cosa succede alla tua p.iva

Disperato lavoratore (pexels) infoiva.com

Incredibile ma vero: da adesso in poi scatta l’allarme per le partite iva degli over 50. Tutto in via di cancellazione.

La partita IVA è un codice che identifica chi svolge un’attività lavorativa autonoma in modo abituale. Non si tratta solo di professionisti o freelance, ma anche di artigiani, commercianti, consulenti e piccoli imprenditori. Aprirla significa entrare nel mondo del lavoro autonomo, con tutti i vantaggi e gli obblighi del caso.

Non basta un’idea brillante o una passione: servono organizzazione, responsabilità fiscale e la voglia di gestire un’attività, piccola o grande che sia. Nasce ogni volta che una persona fisica o giuridica decide di offrire servizi o vendere beni in modo continuativo.

È uno strumento che, oltre a garantire visibilità fiscale, consente anche di emettere fatture e accedere a regimi fiscali specifici. Il rovescio della medaglia riguarda l’obbligo di gestire dichiarazioni, scadenze, imposte e contributi previdenziali, spesso con l’aiuto di un commercialista. L’autonomia lavorativa, in questo contesto, si lega a una burocrazia da conoscere e saper affrontare.

Regimi fiscali

Esistono due regimi fiscali principali per chi ha la partita IVA: forfettario e ordinario. Il regime forfettario è pensato per chi ha ricavi contenuti, entro i 85.000 euro annui e offre una tassazione agevolata con percentuale fissa, semplificazioni contabili e meno burocrazia.

Il regime ordinario, invece, prevede la tassazione progressiva IRPEF, IVA, e obblighi contabili più rigidi, ed è destinato a chi ha volumi di fatturato maggiori o strutture più complesse. La scelta del regime incide profondamente sulla gestione del lavoro. Ma questo fino ad ora. Ci sono novità.

Scopri cosa succede alla tua p.iva
Disperazione (pexels) infoiva.com

Addio partite IVA over 50: il trend statistico le ‘cancella’

Quifinanza.it ha diffuso le informazioni. Nel 2024 sono state aperte quasi 500.000 nuove partite IVA. Di queste, oltre il 67% riguarda persone fisiche. Tuttavia, emerge una chiara tendenza: l’età media di chi inizia un’attività autonoma si sta abbassando. I liberi professionisti under 40 rappresentano una fetta sempre più ampia, complice la digitalizzazione del lavoro e la flessibilità richiesta dal mercato. Lavorare in modalità mista, tra online e offline, è ormai la norma. Quasi l’82% dei professionisti afferma di operare almeno in parte tramite il web.

Dai dati raccolti, oltre il 35% delle partite IVA appartiene a giovani tra i 26 e i 35 anni. Questo rende evidente come le nuove generazioni stiano abbracciando l’autonomia lavorativa più delle fasce over 50, che tendono a restare fuori da questa modalità, nonostante una leggera crescita nel loro segmento. Il fatturato medio, però, resta contenuto: da un minimo di circa 1800 euro mensili ad agosto, a un picco di 2800 euro a dicembre. Si conferma quindi una scelta dettata più dal desiderio di flessibilità e indipendenza che dalla promessa di guadagni alti. Il lavoro autonomo si sta trasformando, e con lui anche l’identikit di chi lo sceglie. Dunque questo trend statistico tende a “cancellare” le partite IVA dei più grandi, dai 50 in su per intenderci.