Vi diamo 200€ per il fastidio | BONUS CHIAMATE INDESIDERATE: italiani finalmente gratificati

Scopri tutto quello che puoi ottenere combattendo le chiamate indesiderate

Chiamate indesiderate (pexels) infoiva.com

Finalmente c’è un po’ di respiro per chi decide di mettere un punto alle chiamate indesiderate. La lotta ora paga.

C’era un’epoca in cui il telefono squillava solo per due motivi: brutte notizie o parenti loquaci. Poi sono arrivate le chiamate indesiderate. Quelle che ti interrompono nel bel mezzo di un film, di una riunione o, peggio, del sonnellino post pranzo.

Il fenomeno dello spam telefonico non è nato ieri: le prime vere campagne massive risalgono agli anni ’90, quando i call center iniziarono a spingere offerte a tappeto su linee fisse. Da lì, l’escalation. Con l’arrivo dei cellulari e della connessione internet diffusa, il telemarketing ha messo il turbo.

Oggi si ricevono telefonate da numeri sconosciuti provenienti da ogni parte d’Italia. Il bello è che arrivano anche se ci si iscrive al registro delle opposizioni. Il sistema funziona a intermittenza e, nel frattempo, le aziende scorrette proliferano. La verità è che lo spam telefonico ha trovato terreno fertile nell’era digitale.

Le telefonate-truffa

Molte delle chiamate indesiderate non si limitano a vendere qualcosa: promettono. Bonus esclusivi, regali in denaro, sconti irripetibili. Tutto sembra bellissimo, troppo bello. E infatti lo è. Spesso si tratta di truffe ben congegnate, pensate per raccogliere dati sensibili, far firmare contratti a distanza o svuotare portafogli in modo creativo.

Il tono è rassicurante, l’offerta è allettante e il tempo per decidere è sempre pochissimo. Non a caso: più è frettolosa la risposta, più è facile cadere nel tranello.

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Risparmi (pexels) infoiva.com

Bonus: 200 euro per te per dimenticarti delle truffe

Mistergadget.tech ha diffuso le informazioni. Anche se non esistono incentivi diretti per chi riceve chiamate moleste, esistono disincentivi interessanti, ma dal lato dell’acquisto dei dispositivi. Alcune categorie, infatti, possono ottenere risparmi non da poco sui telefoni usati per riceverle. È il caso delle persone con disabilità riconosciuta secondo la legge 104, che possono accedere a un’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici, compresi smartphone, fax e computer.

Ciò significa che in media, è possibile ottenere uno sconto di 200 euro su ciascun cellulare. In più, esiste anche una detrazione IRPEF del 19% da applicare in dichiarazione dei redditi: una sorta di rimborso parziale su quanto speso. Un bel sollievo, soprattutto se si considera il costo di certi dispositivi. Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate, servono però documenti specifici: un certificato di invalidità funzionale permanente rilasciato dalla ASL o dalla Commissione medica integrata, e se non è esplicitamente indicato il collegamento tra disabilità e sussidio, anche una certificazione medica del curante che lo attesti.