Ultim’ora dal Codice della Strada: vietate da oggi anche Fanta e Coca Cola | “Risultano positive al droga test”

Fanta e Coca (infoiva.com)
Il nuovo Codice della Strada continua a far discutere tutti: adesso finiscono nel mirino anche bevande analcoliche.
Negli ultimi mesi il Codice della Strada è diventato un campo minato, con una serie di aggiornamenti che stanno facendo discutere mezza Italia. Tra stretta sui monopattini, nuove regole per i neopatentati e tolleranza zero su sostanze stupefacenti e alcol, il ministro Salvini ha deciso di alzare il tiro.
L’obiettivo? Rendere le strade più sicure. Ma a quale prezzo? Alcuni cambiamenti sembrano usciti da un romanzo distopico: basta assumere un comune antistaminico, magari contro un’allergia primaverile che arriva tardi, a giugno e ci si ritrova schedati come potenziali pericoli pubblici.
Il test salivare, sempre più diffuso, rileva sostanze che nulla hanno a che vedere con droghe pesanti, scatenando una valanga di false positività e polemiche. Le critiche non mancano: il confine tra sicurezza e accanimento punitivo appare sempre più sottile. In molti tra gli automobilisti si sentono perseguitati più che protetti.
Giustizia o punizione?
Il bersaglio preferito del nuovo Codice resta però il consumo di cannabis. È diventata una vera e propria caccia alla canna. La logica è chiara: proteggere gli automobilisti e chi li incrocia. Ma la scienza racconta un’altra storia. I test attualmente in uso possono rilevare tracce di THC anche molti giorni dopo il consumo, quando gli effetti psicotropi sono ormai svaniti.
La conseguenza è che molte persone perfettamente lucide vengono trattate come se stessero guidando in stato alterato. Il dibattito è aperto: punire in modo indistinto è davvero la soluzione? O forse sarebbe meglio aggiornare i metodi di rilevazione per distinguere tra chi è fatto e chi ha solo un passato recente?
Fanta e Coca nel mirino
Sembra assurdo ma è tutto vero. Come se non bastasse, nell’ultima svolta della normativa, finiscono nel mirino anche Fanta e Coca Cola. Ovviamente non le bibite in sé, ma il loro utilizzo nei famigerati cocktail da festa. Il classico Coca e rum, o Fanta e vodka, sembra innocuo se sorseggiato in terrazza. Ma se poi ci si mette alla guida, il rischio è lo stesso di qualsiasi abuso alcolico: sospensione immediata della patente.
A scatenare il paradosso è il fatto che il gusto dolce delle bevande camuffa l’alcol, rendendo più difficile percepire il proprio limite. Molti giovani, convinti di non aver bevuto granché, si rimettono al volante e incappano nei controlli a tappeto. Gli etilometri, però, non fanno sconti: il tasso alcolemico non mente. Così, una serata tra amici si trasforma in un incubo. L’ironia è amara: chi beve un amaro lo capisce, chi beve un Cuba Libre magari no. Ma entrambi finiscono col perdere la patente.