È deceduta l’azienda più grande della nostra storia: firmata la cassa integrazione | Centinaia di famiglie sul lastrico

Una grande azienda ha fallito

Una grande azienda ha fallito - Wikicommons - Infoiva.com

Un colpo al cuore per tutta l’economia italiana: una celebre azienda ha chiuso i battenti. Una tragedia immane per tantissimi lavoratori

Che l’economia italiana non stia attraversando il suo momento di massimo splendore della sua storia è un dato di fatto. Purtroppo a conferma di uno stato di salute a dir poco precario giungono notizie nient’affatto rassicuranti.

Se è vero che negli ultimi mesi sono usciti decine di concorsi e richieste di assunzioni sia nel settore pubblico che in quello privato, certi ambiti del nostro sistema economico si trovano a vivere un periodo di enorme contrazione dei ricavi e del volume d’affari.

Molte aziende annaspano rischiando seriamente di affogare una volta per tutte. Un dramma a tutto tondo che in questi ultimi giorni ha colpito direttamente uno dei gruppi più amati dai cittadini italiani.

La notizia, arrivata come una doccia gelata, ha sconvolto l’intero settore manifatturiero italiano: a partire dal mese di luglio ha smesso di produrre un autentico colosso dell’industria degli elettrodomestici.

La grande azienda ha cessato di ‘vivere’: un dramma per tanti

Il riferimento è al celeberrimo marchio ‘Candy’ i cui elettrodomestici hanno popolato le case di milioni di famiglie dagli anni 50 del ventesimo secolo in poi. Una decisione dolorosa, ma ritenuta inevitabile dall’azienda, che motiva la scelta con la profonda crisi che sta attraversando il settore degli elettrodomestici.

Questa chiusura, purtroppo, pone un’importante questione sul destino dei 160 lavoratori direttamente coinvolti. Candy si trova a fronteggiare sfide globali sempre più complesse, tra l’aumento dei costi delle materie prime, la forte concorrenza internazionale e una contrazione della domanda che sta mettendo a dura prova le aziende del comparto.

Candy chiude i battenti
Candy chiude i battenti – Wikicommons – Infoiva.com

Un intero settore in crisi, uscirne è molto difficile

La decisione di Candy, sebbene impattante, arriva con l’annuncio di un impegno volto alla riconversione e alla tutela dei 160 lavoratori interessati. Questo significa che l’azienda non intende lasciare il personale al proprio destino, ma sta esplorando diverse soluzioni per mitigare l’impatto sociale della chiusura. Tra le ipotesi al vaglio, e che saranno oggetto di negoziazione con i sindacati c’è il ricollocamento interno.

Esiste poi l’opzione dei piani di incentivazione all’esodo, vale a dire la proposta di offerte economiche per chi deciderà di lasciare l’azienda volontariamente, accompagnate magari da percorsi di formazione per facilitare l’ingresso in altri settori. Un’altra ipotesi sono i corsi di riqualificazione professionale, programmi specifici per fornire ai lavoratori nuove competenze spendibili sul mercato del lavoro, adattandoli alle esigenze di settori in crescita.