Ufficiale: è fallito il Bitcoin | CRYPTO APOCALISSE per chi aveva investito tutti i risparmi: una vera mattanza

Bitcoin (pexels) infoiva.com
La parabola Bitcoin è ormai storia vecchia. Chi aveva investito si ritroverà con una bella gatta da pelare adesso.
C’è stato un tempo in cui il Bitcoin era sinonimo di rivoluzione. Nato nel 2009 dalla mente di Satoshi Nakamoto, questa criptovaluta è stata pensata come alternativa al sistema finanziario tradizionale, decentralizzata, sicura, e soprattutto libera da banche e intermediari.
Inizialmente valeva pochi centesimi, ma nel giro di un decennio ha sfondato la soglia dei 60.000 dollari per unità, trasformando in milionari migliaia di pionieri digitali. Il Bitcoin funziona su una tecnologia chiamata blockchain, una sorta di libro mastro distribuito che registra tutte le transazioni.
Non c’è una banca centrale, nessun garante. Tutto si basa sulla fiducia e sull’algoritmo. E proprio per questo, ha affascinato investitori, visionari, smanettoni e anche qualche truffatore. Dalla sua nascita, sono nate migliaia di altre criptovalute: alcune utili, altre nate solo per cavalcare l’onda. E adesso? Che fine ha fatto il Bitcoin?
Le sorelle del Bitcoin
Mentre il Bitcoin resta la criptovaluta più conosciuta e capitalizzata, il mondo crypto è ormai affollato da migliaia di altcoin, alternative spesso sperimentali, a volte bizzarre. Ethereum, Dogecoin, Solana, Cardano e poi versioni e fork di Bitcoin stesso. In mezzo a questo caos digitale, è facile confondere una cosa per un’altra.
Nel frattempo, pochi sanno che il mining di criptovalute, cioè il processo con cui si validano le transazioni, consuma enormi quantità di energia. Alcuni studi hanno dimostrato che l’impatto ambientale del Bitcoin è paragonabile a quello di interi stati. L’industria crypto ha iniziato a cercare alternative più green, ma per ora, l’impronta ecologica resta un problema concreto e sottovalutato. E in questo contesto si innesta il problema del Bitcoin.
La fine del Bitcoin
Il panico nasce da un annuncio della piattaforma sudcoreana Bithumb, una delle più grandi nel settore: a partire dal 24 marzo 2024, Bitcoin Gold è stato definitivamente rimosso.ui
Questa versione Gold è nata nel 2017 come fork di Bitcoin, con l’obiettivo di “democratizzare” il mining, rendendolo accessibile a tutti. Non ha mai davvero decollato. Ora Bithumb ha deciso di eliminarlo per motivi non del tutto dichiarati, ma probabilmente legati a scarsi volumi di scambio e questioni normative. L’annuncio ha creato un effetto domino: piccoli investitori in panico, forum in subbuglio, titoli strillati. Ma la verità è che il Bitcoin originale resta vivo e vegeto. Nessuna apocalisse, nessuna mattanza globale: solo una moneta dimenticata che esce di scena.