“Salve, pago col bancomat” “Sì, nei tuoi sogni” | 1 agosto 2025: hanno vinto i commercianti, torniamo al passato

Tra poco non potrai più pagare con carta

Pagare con bancomat (pexels) infoiva.com

Da agosto non potrai più scamparla: affrettati a ritirare il tuo denaro contante prima che puoi. I commercianti vincono.

Ormai il bancomat è diventato il nostro miglior amico. È comodo, rapido, non fa domande e soprattutto non chiede il resto. Negli ultimi anni l’evoluzione digitale dei pagamenti ha rivoluzionato il nostro modo di fare la spesa: tra POS wireless, QR code, pagamenti contactless, smartwatch e app che registrano ogni caffè, il portafoglio è inutile.

Persino i micro-pagamenti, come il gelato da due euro, passano ormai dalle carte. La spinta è arrivata forte anche dallo stato, con i famosi obblighi per gli esercenti di accettare almeno una modalità di pagamento elettronico, pena multe e sanzioni. Una vera rivoluzione cashless che sembrava inarrestabile.

E poi sono arrivati i wallet: Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay, Satispay, nomi che fino a ieri sembravano fantascienza, oggi sono la norma anche al mercato. Ma proprio quando sembrava che il contante fosse pronto per il pensionamento, ecco la retromarcia. Una di quelle brusche, che fanno scattare il collo.

La scomparsa del contante

La sparizione progressiva del contante, però, non è piaciuta a tutti. Anzi, per molti rappresenta una perdita di libertà. Il denaro fisico garantisce anonimato, immediatezza e autonomia. Nessuna banca che monitora i movimenti, nessuna app che traccia ogni spesa, nessun terminale da dover riavviare.

E in certe zone d’Italia, il contante è ancora re assoluto: nei mercatini, nelle fiere, nei bar di paese, nei circoli sportivi e nelle sagre estive che solitamente cominciano dall’1 agosto in poi. Ma ci sono anche implicazioni più serie: il rischio di esclusione digitale, soprattutto per gli anziani e per chi vive in zone dove il POS non prende, dove la rete è ballerina. E mentre si discute se questa transizione al digitale sia giusta per tutti, ecco che arriva una decisione ufficiale che cambia di nuovo tutto. A favore dei commercianti.

Pos (pexels) infoiva.com

Addio bancomat

In vigore una disposizione che permette a determinati soggetti di rifiutare legalmente i pagamenti con il bancomat. I casi sono precisi, ma abbastanza comuni da rappresentare un bel cambio di scenario per i consumatori. Prendiamo l’esempio di una vendita occasionale tra privati: se acquisti una bicicletta da un signore conosciuto online, lui potrà legittimamente dirti che accetta solo contanti, senza infrangere alcuna legge.

Lo stesso vale per le associazioni non commerciali o i circoli privati, come quelli sportivi o ricreativi, che d’estate spuntano ovunque con banchi gastronomici, birre alla spina e musica dal vivo. E non è finita qui. Anche chi ha un’attività saltuaria potrà non essere obbligato a disporre del POS. In questi casi il ritorno al passato è servito. Il futuro sarà anche digitale, ma l’Italia resta pur sempre il Paese dove il contante sa ancora farsi valere.