INPS, con un click abbassi l’età pensionabile a 56 anni | La più giovane di tutta Europa: ma c’è la trappola

Una sede dell'INPS - Wikicommons - Infoiva.com
Non tutti ci credevano, eppure è già successo, creando un clamoroso precedente mai visto prima. Ecco come andare in pensione prima.
L’età pensionabile in Italia è da anni uno dei temi più controversi del dibattito pubblico. Nel corso del tempo, i requisiti per accedere alla pensione sono cambiati profondamente: se un tempo era possibile ritirarsi dal lavoro già intorno ai 50 anni, oggi il quadro è molto più rigido.
La riforma Fornero del 2011 ha imposto nuovi limiti, elevando l’età necessaria per la pensione di vecchiaia a 67 anni, con almeno 20 anni di contributi. Le pensioni anticipate restano possibili, ma solo con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi e 41 e 10 mesi per le donne.
In parallelo, sono nate forme flessibili come Quota 100, 102, 103, l’Ape Sociale o l’isopensione, ma sempre all’interno di regole complesse e non accessibili a tutti. In Europa, l’Italia resta uno dei Paesi con l’età pensionabile più alta, sebbene permangano eccezioni per alcune categorie tutelate.
Tempo del lavoro e tempo dello svago
Ma al di là delle cifre e dei dati tecnici, la vera distanza si misura tra il tempo del lavoro e quello della vita personale. Mentre la produttività è diventata la parola d’ordine in ogni settore, il tempo libero sembra sempre più un lusso. Chi lavora in modo continuativo, spesso in condizioni stressanti, fatica a trovare momenti di vera disconnessione.
L’idea della pensione, quindi, assume un valore quasi simbolico: non solo fine del lavoro, ma inizio di una fase in cui si può finalmente riappropriarsi del tempo. Tuttavia, molti italiani non riescono a godere di questo diritto se non quando la salute o le energie iniziano a venire meno. E se le cose stessero cambiando?
Pensione a 56 anni
Ultimora.net su X ha diffuso le informazioni. Andare in pensione a 56 anni è possibile, ma non sempre è legittimo. A Terni, una ex dipendente dell’INPS è riuscita ad abbassare l’età pensionabile del figlio a 56 anni, grazie a un illecito accesso al sistema informatico dell’Istituto. La donna ha inserito 12 anni di contributi previdenziali mai versati, facendo apparire il figlio in possesso dei requisiti per accedere alla pensione molto prima del dovuto.
La frode è stata scoperta dalla direzione generale dell’INPS, che ha segnalato l’anomalia alle autorità competenti. Dopo le indagini, la donna ha patteggiato sei mesi di reclusione e una multa di 400 euro, con l’accusa di frode e accesso abusivo a sistema informatico. Il caso ha riacceso l’attenzione sui rischi della digitalizzazione della pubblica amministrazione, ma anche sull’enorme valore e vulnerabilità delle posizioni previdenziali. Con un semplice click, la donna ha falsato un intero percorso contributivo.