La pizza migliore al mondo NON è napoletana: presi a schiaffi dai rivali | La trovi in questa regione italiana

La pizza migliore al mondo NON è napoletana: presi a schiaffi dai rivali | La trovi in questa regione italiana

Pizza (pexels) infoiva.com

Scalzato il mito della pizza migliore del mondo: a quanto pare non è napoletana come si pensa. Ecco qual è davvero la migliore.

La pizza è molto più di un alimento: è un simbolo culturale, un patrimonio gastronomico e una bandiera nazionale che l’Italia ha esportato in tutto il mondo. Semplice e complessa al tempo stesso, nasce dall’incontro tra impasto, lievitazione, calore e materie prime che raccontano storie locali.

La sua origine viene fatta risalire alla fine del Settecento, quando a Napoli comparvero le prime pizze moderne, con il pomodoro come ingrediente distintivo. Da allora, l’evoluzione della pizza ha conosciuto una crescita esponenziale, fino a diventare un fenomeno globale.

Oggi è presente in ogni angolo del pianeta, declinata in mille varianti, ma è in Italia che resta la culla dell’eccellenza artigianale. Nel cuore di questa lunga tradizione c’è Napoli, la capitale storica della pizza. Qui, il mestiere del pizzaiolo è una vera e propria arte tramandata da generazioni.

Il primato napoletano

La pizza napoletana, tutelata da un disciplinare ufficiale e iscritta nella lista dei patrimoni immateriali dell’UNESCO, è riconoscibile per il cornicione alto, l’impasto elastico e la cottura rapida nel forno a legna. Le sue icone gastronomiche, come Antica Pizzeria Da Michele, Sorbillo, Concettina ai Tre Santi.

Queste pizzerie sono diventate punti di riferimento internazionali per appassionati, chef e gourmet. Non sorprende quindi che la Campania, con oltre 100 locali, continui a dominare le classifiche italiane e mondiali, con file chilometriche che si riversano finanche per strada.

Pizza (pexels) infoiva.com

La miglior pizza del mondo: che sorpresa

Ma il 2025 ha riservato una sorpresa clamorosa: la Sicilia si è presa una fetta importante del podio nella guida “50 Top Pizza Italia”. Sono ben sette le pizzerie siciliane entrate nella classifica, segno di un fermento gastronomico che non può più essere ignorato. A guidare questa rivoluzione è Saccharum, ad Altavilla Milicia, Palermo, che si piazza 32ª a livello nazionale, conquistando anche un posto nella Top 50 mondiale. Sicuramente la maggior crescita al mondo per quanto riguarda questa speciale classifica.

Ma Saccharum non è sola: L’Orso a Messina, Frumento ad Acireale, Piano B a Siracusa, Ammodo, Archestrato di Gela a Palermo e Sitári ad Agrigento completano il quadro. Ognuna unica a suo modo, ma tutte accomunate da un altissimo livello tecnico e una ricerca continua dell’eccellenza. Questo exploit siciliano segna un punto di svolta: la geografia della pizza italiana è in rapida trasformazione. E se Napoli continua a essere il cuore storico di questa arte, la Sicilia si candida ormai a diventarne l’avanguardia. Insomma, nel regno della tradizione c’è spazio per nuove voci, capaci di innovare senza perdere l’anima.