Congedo per malattia, la previdenza sociale annulla ogni diritto: la tua azienda ti licenzierà se non rispetti il COMPORTO | È automatico

Le conseguenze della malattia per il lavoratori

Novità sul congedo per malattia-Fonte-Canva-elnur-Adginforma.it

Rischio di licenziamento immediato a causa del congedo per malattia. Ammalarti da adesso in poi non ti conviene proprio.

D’ora in poi andranno tutti a lavoro, anche con febbre, virus e ossa rotte.

La notizia ha gettato nello sconforto totale i cittadini che vivono e lavorano nel Bel Paese.

Scopriamo perché e in quali casi la previdenza sociale annullerà tutti i diritti riconosciuti ai lavoratori italiani.

Ecco a che cosa si va incontro se ci si assenta dal posto di lavoro perché si è ammalati.

Congedo per malattia, le amarissime conseguenze dell’assenza dal lavoro

Anche se in Italia il mondo del lavoro arranca e fa fatica a mettersi in pari rispetto a gli altri Paesi europei avanzati, anche nel Bel Paese, per fortuna, grazie al lavoro fatto dai padri costituenti, ai lavoratori vengono riconosciuti diversi diritti, oltre che doveri.

Uno di questi è rappresentato dal congedo per malattie ovvero dalla possibilità di non andare al lavoro nei giorni in cui per comprovate cause attinenti alla salute si è impossibilitati a svolgere la propria attività lavorativa. Il diritto alla salute è garantito dall’articolo 32 della Costituzione e dall’articolo 38, che sancisce che i lavoratori hanno diritto a veder riconosciuti mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità, disoccupazione involontaria e vecchiaia. Tuttavia, ciò nonostante, in alcuni casi si può incorrere in problemi seri e perfino perdere il posto di lavoro per via del congedo per malattia. Cerchiamo di fare chiarezza e di scoprire di più su questo tema così delicato.

Novità sul congedo per malattia
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Che cosa può accadere ai lavoratori

Come si legge sul sito web www.wikilabour.it è fondamentale che i lavoratori rispettino il cosiddetto periodo di comporto, ovvero il periodo stabilito dei contratti collettivi che indica per quanto tempo il lavoratore può assentarsi dal lavoro per motivi di malattia, continuando a mantenere il suo posto di lavoro.

Dunque si può realmente rischiare di subire un licenziamento se si supera il lasso di tempo massimo stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro, CCNL. In tal caso, il datore di lavoro può decidere liberamente di licenziare il dipendente, anche se non è configurabile un’ipotesi di giusta causa, né di giustificato motivo. Per evitare di essere messi alla porta, in caso di infortunio o lunga convalescenza o altre forme di malattia che non permettono il rientro a lavoro, si può richiedere la fruizione delle ferie maturate per interrompere il periodo di comporto. Tale richiesta va valutata con il datore di lavoro.