Smetti di lavorare subito: sbloccato maxibonus da 50.000€, casse INPS prosciugate | Pensione immediata

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Finalmente è arrivata una bellissima notizia da parte del Governo. Si tratta dell’attesissimo maxi Bonus Inps.
Adesso si può concludere la propria attività lavorativa e ottenere un ricco compenso statale.
Scopri come fare a smettere di lavorare senza restare al verde.
Ben presto il sogno nel cassetto diventerà realtà per centinaia di migliaia di cittadini italiani.
Ecco come fare a non andare più al lavoro e ottenere la pensione immediata senza dover rinunciare a parte del tuo assegno.
Maxi bonus Inps, la bella notizia per tutti i cittadini italiani che da tempo sognano di andare in pensione
La a maggior parte dei lavoratori italiani che ha superato i 55 anni sogna da tempo di poter andare in pensione. Intanto però l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani diventa sempre più difficile. Questa doppia problematica non consente il turn over e il ricambio generazionale e crea problemi sempre più gravi sia di disoccupazione che di ritardi nel pensionamento.
Il sistema previdenziale è bloccato in un circolo vizioso che, a causa del mancato ingresso nel mondo del lavoro di nuove risorse, fa fatica a pagare ai pensionati quanto gli spetta, nonostante i contributi versati. L’età pensionabile viene spostata sempre più avanti e attualmente è di 67 anni sia per gli uomini che per le donne. Per fortuna però alcuni cittadini possono andare in pensione prima del previsto, grazie al cosiddetto pensionamento anticipato che in molti casi però prevede la rinuncia a una parte dell’assegno. A quanto pare però alcuni lasciando il lavoro possono anche intascare una bella cifra. Scopriamo la misura statale che consente di smettere di lavorare e ottenere un ricco assegno pensionistico.
Come funziona l’indennità di pensionamento
Alcuni lavoratori possono contare su una forma di indennità e ottenere il pensionamento. Purtroppo non spetta ai dipendenti privati, per i quali è previsto il TFR, cioè il trattamento di fine rapporto, calcolato ogni anno su una quota della retribuzione e rivalutato in base agli indici stabiliti dalla Legge. Come si legge su www.consulentidellavoro-piga-riitano.it invece ai dipendenti pubblici viene riconosciuta la cosiddetta buonuscita. Si tratta di un’indennità che spetta ai dipendenti civili e militari dello Stato che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, sottoscritto entro il 31 dicembre 2000.
Possono beneficiare della buonuscita anche coloro che, pur avendo un contratto successivo a questa data, sono rimasti in regime di dritto pubblico, come previsto dal decreto legislativo numero 165 del 2000. Purtroppo questo diritto non è garantito a tutti e per poter usufruire della buonuscita bisogna avere almeno un anno di iscrizione previdenziale e aver cessato il servizio. Al di sotto dei 50.000 euro la buonuscita viene corrisposta in un’unica soluzione. Tra 50.000 e 100.000 euro invece viene erogata in due rate annuali e oltre i 100.000 euro viene elargita in tre rate, in tre anni.