La chiamano “ruota di Aristotele”: il paradosso mai risolto da 2000 anni | La puoi osservare all’infinito: nessuno ha mai trovato la soluzione

rebus della ruota di Aristotele

Rebus della ruota di Aristotele-Fonte-Pixabay-Infoiva.com

Se pensi di avere una mente brillante, allora mettiti alla prova con la Ruota di Aristotele e dimostra di che cosa sei capace.

Questo non è un quiz come tutti gli altri ma un rompicapo che da sempre mette in crisi anche i pensatori più brillanti.

Se riesci a risolvere questo enigma, allora potrai dire senza ombra di dubbio di essere un autentico genio.

Solo i veri cervelloni possono davvero sciogliere il rebus.

Da oltre 2000 anni questo mistero è rimasto irrisolto. Dunque tira fuori le tue migliori capacità per  riuscire a fare meglio di chi ti ha preceduto. Buon divertimento e in bocca al lupo con la

Ruota di Aristotele, il rebus rimasto irrisolto da migliaia di anni

Come puoi vedere in questo divertente video, pubblicato sulla pagina Instagram dell’account scipopuniverse, c’è un meccanismo bizzarro basato sul movimento di due cerchi concentrici. Uno è più piccolo e l’altro invece è più grande. Entrami compiono un giro completo ma sembra che il cerchio più grande, che ha una circonferenza maggiore, compia un percorso lungo quanto quello più piccolo, che invece ha una circonferenza minore ma come si risolve questo enigma?

Tale rebus è noto come “Ruota di Aristotele” e ha messo in difficoltà per tanto tempo appassionati e studiosi ma c’è una spiegazione a tutto! Cerca di capire da solo di che cosa si tratta. Se non riesci a risolvere il rompicapo, o se vuoi conferma della tua risposta, leggi il paragrafo in basso: contiene la soluzione del paradosso della “Ruota di Aristotele”.

 

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L’assurdo paradosso aristotelico

Al contrario di quanto si potrebbe credere, sentendo parlare di “Ruota di Aristotele”, non bisogna andare alla ricerca di una soluzione che ha a che fare con la filosofia, perché in questo caso è l’ingegneria a fornire la risposta, attraverso il cosiddetto “rapporto di trasmissione”. Il cerchio più piccolo compie, ovviamente, un giro completo a una velocità maggiore rispetto alla ruota più grande, ma se il cerchio più piccolo è fissato a quello più grande, allora girano in base alla ruota più grande.

Si tratta di un’illusione geometrica. La verità è che il cerchio più piccolo è più vicino al centro mentre il cerchio maggiore, che ha una circonferenza maggiore, percorre una distanza maggiore. I due cerchi, se considerati come un’unica cosa, compiono stesso percorso. Se però vengono considerati come un insieme di punti,  allora il cerchio più piccolo percorre una distanza inferiore. In verità è quanto avviene negli ingranaggi delle biciclette ed è grazie a questo meccanismo che la catena non va fuori controllo quando si cambia marcia.