Passaporto, “lei è troppo brutto non passa”: per migliaia di passeggeri vacanze rovinate | Devi rifare subito la foto

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Passaporto in aeroporto (Foto di Ahmad Ardity da Pixabay) - infoiva.com

Estate rovinata per migliaia di viaggiatori: a quanto pare, essere troppo brutti può diventare un problema serio ai controlli.

Ci sono poche cose universalmente brutte quanto le fototessere. Neppure le foto della terza media con il maglione regalato dalla zia raggiungono quei livelli. C’è qualcosa in quella luce sparata, nello sfondo bianco da cartoleria e nell’obbligo di non sorridere che trasforma anche la persona più fotogenica in un sospetto internazionale.

E non importa quanto tempo tu ci abbia messo per prepararti: trucco perfetto, capelli in ordine, luce naturale. Niente. Appena scatta l’otturatore, il risultato è sempre lo stesso: sembri stanco, smarrito, e potenzialmente un ricercato dall’Interpol. Il fotografo ti guarda con pietà, ma stampa comunque. Tanto lo sanno tutti che la fototessera è come il lunedì mattina: ci devi solo passare.

Poi capita il peggio: rivedi la tua faccia sulla carta d’identità o sul passaporto e pensi “no dai, non sono io”. Ma è proprio lì, nero su bianco, ufficiale. Un’immagine che ti seguirà ovunque, dal banco dell’ufficio postale fino al check-in dell’aeroporto. Una compagnia indesiderata ma permanente.

E a quel punto il dubbio sorge: e se davvero fossimo troppo brutti per entrare in certi Paesi? Non per dire, ma con quella foto lì, anche noi ci fermeremmo a controllarci i documenti.

Passaporto: quando sei troppo brutto per passare anche la Dogana

Ebbene sì, il problema non è solo nostro. Sempre più viaggiatori si stanno ritrovando letteralmente bloccati alla frontiera. Il motivo? La foto sul documento è diventata troppo ottimista. Tra luci professionali, filtri, make-up da red carpet e tutorial su TikTok per sembrare “freschi e riposati”, molti passaporti contengono ormai una versione deluxe del proprietario. Peccato che le macchinette ai controlli non apprezzino il lavoro del beauty blender.

È successo davvero: diverse persone, riporta nypost.com, hanno raccontato online di essere state fermate perché la propria immagine reale non corrispondeva a quella del documento. Non stiamo parlando di chirurgia plastica o trasformazioni radicali, ma semplicemente di una foto “troppo bella per essere vera”. E la dogana, si sa, è molto meno comprensiva dei follower su Instagram.

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La fototessera (Foto di Kyle Glenn su Unsplash) – infoiva.com

Devi rifare il documento

Gli esperti quindi raccomandano di evitare qualsiasi ritocco: niente filtri, niente app che “ammorbidiscono” i lineamenti, niente occhiali, cappelli, pose da diva o sguardi ammiccanti. Lo scopo della fototessera non è farti guadagnare like, ma essere riconoscibile anche dopo 8 ore di volo e una notte in ostello.

Quindi se ti sei appena reso conto che sulla tua carta sembri un avatar di te stesso, forse è il caso di rifare la foto. Non per estetica, ma per evitare che un viaggio da sogno si trasformi in un interrogatorio al controllo passaporti. Perché sì, magari brutti no… ma troppo belli per viaggiare, a quanto pare, potrebbe essere davvero un problema.