Agenzia delle Entrate – Tasse, l’addio è definitivo: fai richiesta a questo ufficio e te ne liberi una volta per tutte | Ti cancellano per sempre

Addio tasse? - infoiva.com
Un addio definitivo al Fisco? Se rientri in certi requisiti, puoi chiedere la cancellazione e ottenere il rimborso delle tasse. Ecco come fare (e a chi rivolgerti).
Tasse. Un termine così familiare, anche se fastidioso. Una parola che sa di conti, dichiarazioni, scartoffie e spesso anche tanta suspense. E se ti dicessimo che potresti “liberartene” una volta per tutte?
Certo, l’idea di non pagarle più ha un effetto secondario immediato: il cuore che batte un po’ più veloce.
Sarà vero? È possibile? E soprattutto, dove si firma?
Nell’oceano della burocrazia italiana, ogni tanto affiora qualche scialuppa di salvataggio: un modulo, un interpello, un ufficio inaspettato. E se fosse proprio lì che si nasconde la soluzione per liberarsi dalle imposte? Non scorciatoie poco raccomandabili ma una procedura reale, ufficiale, legittima. Una richiesta che, se fatta nel modo giusto, può davvero cambiare tutto.
Ma attenzione: non è per tutti e non è automatica. Bisogna sapere dove guardare, a chi chiedere e – soprattutto – in che tempi farlo. Ecco chi può dire addio al Fisco italiano per sempre.
Agenzia delle Entrate: liberati dalle tasse
Tutto è partito da un quesito reale, riportato da quifinanza.it: un pensionato, dopo anni di lavoro in Italia, si è trasferito all’estero e si è chiesto se dovesse ancora continuare a versare tasse all’Italia. Ha bussato alla porta dell’Agenzia delle Entrate e – sorpresa – la risposta è stata meno ovvia del previsto.
In alcuni casi, infatti, le tasse italiane si possono proprio evitare. Se vivi stabilmente in un Paese che ha firmato un accordo con l’Italia per evitare la doppia imposizione, potresti avere diritto a ricevere la pensione “pulita”, senza trattenute italiane, e pagarci sopra le tasse solo nel tuo nuovo Paese di residenza.
La soluzione è rivolgersi al giusto ufficio
Ma attenzione: non succede tutto in maniera automatica. Devi fare domanda all’ufficio giusto, come abbiamo anticipato. Ovvero, quello di Pescara, l’unico competente per i rimborsi fiscali ai residenti all’estero. E devi farlo entro 48 mesi da quando sono state trattenute le imposte. Serve documentazione precisa, ma nulla di impossibile: residenza fiscale, iscrizione all’AIRE e le carte che dimostrano che rientri nell’accordo internazionale.
In pratica, se sei tra quei pensionati che vivono all’estero e hanno i requisiti giusti, puoi dire addio per davvero al Fisco italiano. Niente più doppie tassazioni, trattenute automatiche o rincorse all’INPS. Solo un modulo ben compilato, e la soddisfazione di vedere che, per una volta, la burocrazia funziona davvero.