Truffe online in aumento | la Polizia Postale lancia l’allerta nazionale : i nuovi raggiri più diffusi
truffe online (Pexels) -Infoiva
La Polizia Postale avverte: crescono in modo allarmante le truffe online nel 2025. Nuove tecniche sempre più sofisticate mettono a rischio utenti di tutte le età. Ecco i raggiri più comuni da cui difendersi.
La rete è sempre più terreno fertile per frodi e tentativi di furto d’identità. La Polizia di Stato, attraverso l’allerta sicurezza digitale 2025 diffusa dalla Polizia Postale, ha segnalato un incremento significativo delle truffe online, con migliaia di segnalazioni in più rispetto all’anno precedente. I criminali informatici sfruttano l’ingenuità degli utenti e l’evoluzione tecnologica per creare trappole sempre più credibili, capaci di ingannare anche i più attenti.
Gli esperti parlano di una vera e propria “epidemia digitale”, alimentata dall’uso crescente dei social network e delle piattaforme di pagamento elettronico. Falsi messaggi da banche, finti rimborsi fiscali e offerte commerciali irrealistiche sono solo alcune delle esche più diffuse. L’obiettivo è sempre lo stesso: sottrarre dati personali e denaro attraverso link o allegati ingannevoli che installano malware o portano a siti clonati.
Le truffe più comuni e come riconoscerle
Secondo la Polizia Postale, i raggiri più frequenti nel 2025 riguardano il finto supporto tecnico, i pacchi inesistenti e i messaggi che simulano comunicazioni ufficiali da parte di enti pubblici o istituti bancari. In molti casi, gli utenti ricevono e-mail o SMS che segnalano presunti problemi con conti correnti, abbonamenti o spedizioni. Cliccando sui link indicati, si finisce su pagine false dove vengono richiesti dati sensibili come password o numeri di carta di credito.
Particolarmente insidiosi sono anche i nuovi schemi legati ai social network, dove falsi profili propongono investimenti “garantiti” o raccolte fondi inesistenti. Le forze dell’ordine invitano a prestare attenzione a qualsiasi messaggio che richieda informazioni personali o pagamenti immediati. Nessun ente pubblico chiede mai dati riservati via e-mail o SMS, e qualsiasi dubbio deve essere verificato contattando direttamente l’istituzione coinvolta tramite canali ufficiali.
⚠️ La #poliziapostale mette in guardia da una nuova truffa 🔊#essercisempre #13ottobre https://t.co/gLDRLRkB1H pic.twitter.com/2Pd1mI3XDf
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 13, 2025
Come difendersi e cosa fare in caso di sospetto
La Polizia Postale raccomanda di aggiornare costantemente antivirus e sistemi operativi, utilizzare password complesse e attivare l’autenticazione a due fattori per proteggere gli accessi ai servizi online. È fondamentale non cliccare su link sospetti, non scaricare allegati da mittenti sconosciuti e diffidare delle offerte “troppo belle per essere vere”. In caso di dubbio, è sempre possibile verificare la veridicità dei messaggi sul sito ufficiale della Polizia Postale nella sezione dedicata alle segnalazioni.
In caso di truffa subita, è importante denunciare subito l’accaduto, fornendo tutte le informazioni utili per rintracciare i responsabili. Ogni segnalazione contribuisce a bloccare i flussi di denaro illeciti e a proteggere altri utenti da raggiri analoghi. La sicurezza digitale parte dai comportamenti quotidiani: riconoscere i segnali d’allarme e agire con prudenza è la prima forma di difesa contro un fenomeno in continua evoluzione. La Polizia Postale ribadisce che la prevenzione resta l’arma più efficace per difendere dati e portafogli nell’era del web.
