Mutui, clamorosa novità d’autunno | Riunione urgente a aumento improvviso dei tassi: lo ha deciso la BCE

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Mutuo (Pexels) - Infoiva

Notizie per chi ha un mutuo a tasso variabile: la riunione di ottobre della Banca Centrale Europea si è chiusa. Queste le novità.

Dopo oltre un anno di strette monetarie, la BCE ha deciso di mantenere invariati i tassi d’interesse di riferimento, lasciando respirare famiglie e imprese. La decisione era attesa dai mercati, che già da settembre avevano scontato un atteggiamento più prudente da parte dell’istituto guidato da Christine Lagarde. Secondo i dati di Mutui.it, la stabilità dei tassi ha fermato la crescita delle rate per chi ha scelto un mutuo variabile, mentre le offerte a tasso fisso restano su livelli più competitivi rispetto a inizio anno.

Per chi ha acceso un mutuo negli ultimi due anni, questa pausa significa un risparmio concreto: il tasso medio Euribor a tre mesi è rimasto stabile intorno al 3,6%, contro il 3,9% registrato durante l’estate. Le banche, nel frattempo, stanno adeguando le proprie offerte con margini più contenuti. La rata media non aumenta e in alcuni casi scende di pochi euro, soprattutto per i finanziamenti a lunga durata. È un segnale di tregua in un periodo in cui l’inflazione europea continua a rallentare.

Le prospettive fino a fine anno e il nodo di dicembre

Secondo il calendario ufficiale delle riunioni BCE pubblicato da Orafinanza, l’ultimo incontro del 2025 è previsto a metà dicembre e sarà decisivo per capire se la fase di pausa proseguirà anche nel nuovo anno. Gli analisti ritengono improbabile un nuovo rialzo, ma non escludono un primo taglio dei tassi nel 2026 se l’inflazione continuerà a scendere sotto la soglia del 2,5%. L’obiettivo dichiarato di Francoforte resta quello di riportare la stabilità dei prezzi senza soffocare la crescita economica.

Per le famiglie italiane, l’attenzione resta alta: i mutui a tasso variabile restano legati all’andamento dell’Euribor, mentre quelli a tasso fisso sono ormai considerati più sicuri. Le richieste di surroga — cioè il passaggio da un mutuo all’altro per ottenere condizioni migliori — sono aumentate del 18% rispetto al 2024, segno che molti approfittano della stabilità per rinegoziare. Gli esperti consigliano di monitorare l’andamento dell’Euribor nelle prossime settimane, perché anche una piccola variazione può incidere sulle rate.

Crescono i mutui
Crescono i mutui – Wikicommons – Infoiva.com

Mutui fermi, ma non per sempre: cosa aspettarsi nel 2026

Il periodo di calma non durerà all’infinito. Gli osservatori finanziari prevedono che la BCE manterrà i tassi fermi almeno fino alla primavera, per poi valutarne una progressiva riduzione. Tutto dipenderà dall’andamento dell’inflazione e dalla tenuta dell’economia europea. Se i prezzi continueranno a raffreddarsi, i tassi sui mutui potrebbero tornare a scendere gradualmente, portando sollievo ai nuclei familiari più esposti. Tuttavia, gli esperti avvertono: non è il momento di abbassare la guardia, perché le condizioni possono cambiare rapidamente.

Per chi sta pensando di accendere un mutuo, novembre rappresenta una finestra favorevole: gli istituti di credito offrono ancora promozioni a tasso fisso e margini di trattativa sui costi accessori. Chi invece ha un mutuo variabile può sfruttare la pausa per accantonare risorse o valutare un passaggio a formule miste. Dopo mesi di incertezze, la riunione di ottobre della BCE ha riportato stabilità, ma gli occhi restano puntati su dicembre. Perché in Europa, quando il Fisco e il credito si muovono, anche una piccola decisione può cambiare il destino di milioni di rate.