Contanti, ecco la somma minima da tenere in casa | A consigliarlo è la BCE: scatta la corsa agli sportelli

Contanti, ecco la somma minima da tenere in casa | A consigliarlo è la BCE: scatta la corsa agli sportelli

BCE - Pexels - infoiva.com

La BCE suggerisce di tenere contanti in casa: esiste una soglia minima da non ignorare se vuoi sentirti davvero al sicuro.

Per anni ci hanno ripetuto che il futuro è fatto solo di carte, app e pagamenti digitali, al punto che molti hanno quasi dimenticato cosa significhi avere del contante nel portafogli, figuriamoci in casa.

Ora però arriva un messaggio in controtendenza direttamente dalla Banca Centrale Europea, che invita a tornare a ragionare anche in termini di banconote fisiche.

Nel Bollettino Economico n.6/2025 la BCE ha coniato uno slogan molto chiaro: «Keep calm and carry cash». Non è una frase da social, ma un invito ufficiale a non affidarsi esclusivamente ai sistemi elettronici. In caso di blackout, attacchi informatici o blocchi dei POS e carte possono diventare improvvisamente inutili, lasciando famiglie e attività senza la possibilità di pagare nemmeno beni essenziali.

A far riflettere è anche l’analisi delle crisi recenti: durante la pandemia, nonostante l’esplosione dei pagamenti digitali, la quantità di contante in circolazione è aumentata, arrivando – secondo la BCE – a rappresentare circa il 10,4% del PIL dell’Eurozona nel 2024, contro poco più del 6% nel 2005. Segno che, nei momenti di incertezza, i cittadini continuano a fidarsi della banconota fisica più che di qualsiasi app.

La raccomandazione della BCE: contante per almeno 72 ore di emergenza

Nel suo documento la BCE non parla di scenari apocalittici, ma invita ogni cittadino a mantenere in casa una riserva minima di contante, sufficiente a coprire almeno 72 ore di emergenza. Tre giorni in cui, se i sistemi digitali si fermano, bisogna poter comprare comunque cibo, carburante, medicinali e ciò che serve alla vita quotidiana senza dipendere da bancomat o POS.

È un cambio di rotta rispetto agli anni in cui si spingeva verso una società totalmente cashless. Oggi le istituzioni monetarie europee ammettono che il contante resta un pilastro di resilienza: senza una piccola scorta in casa, bastano poche ore di crisi tecnologica per mettere in difficoltà interi quartieri. L’invito è alla prudenza razionale, non alla corsa disordinata allo sportello.

Banconota da 100 euro – Pexels – infoiva.com

La somma minima consigliata e come tenerla in casa senza rischi

Alcuni Paesi europei si sono già mossi in questa direzione. In Olanda, Austria e Finlandia le autorità hanno raccomandato ai cittadini di avere in casa almeno 70-100 euro a testa in banconote di piccolo taglio. Non si tratta di riempire la cassaforte, ma di una somma minima di sicurezza, pensata proprio per quelle famose 72 ore in cui i pagamenti elettronici potrebbero non funzionare.

Il consiglio pratico è semplice: tenere questi contanti in un luogo sicuro ma accessibile, evitare grandi tagli difficili da usare e non farsi prendere dal panico svuotando i conti correnti. L’obiettivo non è creare una nuova “corsa agli sportelli”, ma assicurarsi che ogni famiglia abbia una piccola riserva d’emergenza. In un mondo iper-digitale, la vera novità è ricordarsi che, quando tutto si ferma, sono ancora le banconote a permettere di andare avanti.